Corriere dello Sport (R.Maida) – Non è mai bello perdere, foss’anche in amichevole, ma in certi casi le sconfitte servono. Perché aiutano a capire la reale consistenza delle forze in campo. Nella splendida e commossa atmosfera del Sanchez- Pizjuan, devoto allo sfortunato Antonio Puerta, la partita finisce con l’inno del Siviglia che suona e la Roma che torna a casa, o meglio in albergo, con un pizzico di delusione perché forse, anzi sicuramente, il risultato sarebbe stato diverso se gli attaccanti fossero stati più concreti (il gol di Dzeko purtroppo non conta) nelle molte fasi del gioco in cui Eusebio Di Francesco sembrava aver trovato il modo di imbrigliare l’avversario. E’ sul cinismo e sulla mentalità che occorre migliorare in fretta. «Dal punto di vista della manovra siamo cresciuti, tranne i primi quindici minuti – spiega l’allenatore – poi nella ripresa c’è stato equilibrio ma non siamo riusciti a sfruttare bene le occasioni: a volte siamo stati troppo frettolosi, altre volte eravamo poco rapidi nella scelta. Direi che abbiamo usato troppo il fioretto. E questo non mi è piaciuto. Per il resto però posso essere abbastanza soddisfatto perché la squadra è stata compatta e ha anche aggredito alto il Siviglia, nonostante il leggero ritardo di condizione atletica». Insomma il bilancio alla fine è accettabile: «E’ stata una buona gara da parte nostra, nel complesso. Abbiamo anche colpito un palo con Defrel sullo 0-0. Magari avremmo dovuto osare di più ma non pretendo di avere tutto e subito ».
SINGOLI – A proposito di Defrel, è sembrato in crescita come esterno: «Sta lavorando tanto per applicarsi. E’ un ruolo che può fare. E’ stato anche pericoloso». Meno a suo agio è apparso Nainggolan “retrocesso” interno di centrocampo: «E’ partito in sordina ma poi è andato meglio. A me sembra sia contento di giocare in questo ruolo, altrimenti me lo avrebbe detto. E poi un grande centrocampista deve sapere interpretare le due fasi: si attacca e si difende insieme. Lo facevo io da giocatore, lo fa anche lui». Hector Moreno, schierato dal primo minuto in coppia con Manolas, non ha convinto appieno. Di Francesco ha già scelto il partner difensivo del greco o si aspetta qualcosa dal mercato? «Sono molto contento di come ha giocato Kostas – taglia corto il tecnico – . Per il suo compagno ho da scegliere: in una grande squadra deve esserci concorrenza. Di eventuali nuovi arrivi ne parleremo più avanti».
L’INFORTUNIO – L’intoppo fisico riguarda proprio Manolas che si è procurato, nel finale di gara, una contusione alla stessa spalla infortunata a New York, la destra. Ma lo staff medico assicura che non si tratti di nulla di grave. Lo stesso giocatore, passando dalla mixed zone, ha rassicurato tutti con un chiaro: «Sto bene». Stamattina la Roma riposerà nell’albergo che la ospita a Siviglia, poco distante dallo stadio. Alle 12.30 è prevista la conferenza stampa di presentazione di Kolarov, durante la quale Monchi potrà soddisfare alcune curiosità di mercato. Nel pomeriggio poi, intorno alle 18, la squadra scenderà in campo per l’allenamento all’interno della ciudad deportiva del Siviglia.
CON IL CELTA – In vista della prossima amichevole, in programma domenica sera a Vigo contro il Celta, la comitiva giallorossa si sposterà nel giorno stesso della partita con un volo charter. Immediatamente, sempre con un aereo privato, è stato organizzato il rientro a Roma per favorire il riposo dei giocatori a una settimana dal via del campionato.