La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – Le bandiere di solito fanno proprio così, quando c’è da festeggiare a volte esagerano. Ieri De Rossi da festeggiare aveva le 500 presenze in giallorosso, un traguardo storico, santificato dallo striscione al Colosseo e da quello gigante esposto in tribuna Tevere. E allora ha deciso davvero di esagerare: correndo più di ogni suo compagno, svettando un po’ in tutte le statistiche. E regalandosi quel gol del 2-0 che di fatto ha scacciato via tutti i fantasmi. «Quando si vince è sempre tutto perfetto, poi non mi capita spesso di segnare, quindi ancora meglio. Peccato solo sia arrivato sotto la Sud vuota, un grandissimo dispiacere. Speriamo sia una situazione che si risolva presto, sarebbe il più bel regalo per queste 500 presenze».
SUPERMAN De Rossi ieri è tornato di nuovo a casa sua, in mezzo al campo, lì dove ha costruito nel tempo queste 500 gare in giallorosso. E lì ha giocato una partita perfetta. Le statistiche parlano di 10,636 chilometri percorsi (più di lui solo Diousse, 11,120 chilometri), 68 passaggi positivi, 15 lanci completati e 4 intercetti. È quello che nella Roma ha giocato più palloni (88), il cuore di una vittoria costruita con voglia e sacrificio. Un superman a tutela di Castan e Manolas. «Non potevamo non sfruttare questa occasione, visti i tanti scontri diretti – continua Daniele –. Contro l’Empoli faranno fatica tutti». Come probabilmente la Roma farà fatica anche a Leverkusen, martedì. «Giochiamo fuori casa ed è uno scontro diretto. A parte il Bate, probabilmente ci giocheremo contro di loro la qualificazione».
FESTA Al Bayer però ci penserà da oggi, dopo aver festeggiato nel mondo migliore il gol e le 500 gare. Che ieri fosse un giorno speciale lo si era capito fin dalla mattinata, quando i tifosi avevano appeso davanti al Colosseo uno striscione celebrativo in suo onore: il simbolo di una città per un simbolo della storia giallorossa. Con tanto di applausi anche da parte di Totti: «Le 500 gare festeggiate così: un suo gol e la nostra vittoria. I complimenti sono scontati visto il suo spessore, noi sappiamo bene cosa vogliono dire traguardi come questi. Grande Daniele». E De Rossi esterna la sua felicità: «Mi sono emozionato, sono fortunato ad aver vissuto qui queste 500 partite», dice lui. Che poi va oltre, fino al sogno scudetto. «Siamo attrezzati per vincerlo, anche se vincere è una cosa diversa dall’essere attrezzati per farlo. Dopo due secondi posti siamo motivati, ma sappiamo che dovremo fare qualcosa di più per vincerlo. È il mio sogno, quello di tutta una città. È arrivato il momento di toglierci questa grandissima soddisfazione». Nel caso fosse, De Rossi probabilmente saprebbe già come festeggiare. A modo suo, magari esagerando anche. Ma sempre con il solito cuore.