Paolo Di Canio, ex attaccante della Lazio, nel corso della trasmissione Sky Calcio Club ha parlato del derby vinto dalla Roma grazie alle due reti di Abraham e alla prodezza su calcio di punizione di Lorenzo Pellegrini.
I meriti di Mourinho
“Il derby si estrapola da ogni contesto. La Roma prima di questa aveva fatto 3 partite inguardabili. Vitesse e Udinese fuori casa e sempre con gli olandesi in casa. Questa è una partita a sé ed è stata preparata bene. Mourinho ha tolto un giocatore che per tutti deve diventare un crack ma che spesso gioca da solo, porta palla e non gioca con i compagni. Mette invece due trequartisti di qualità, uno raffinato, Pellegrini, l’altro di strappo e di gamba, Mkhitaryan, che danno una forte mano anche ai centrocampisti”.
La vittoria della Roma
“La partita dopo 50 secondi è cambiata di tanto, soprattutto per una squadra che si basa sul conservare per ripartire, così come fece con l’Atalanta. La sensazione è che la Roma ci sia arrivata con fame e voglia di rimettere in piedi una stagione. Se poi perdi tutte le partite da qui alla fine la gente dimentica il derby, ma questa partita ti può aiutare a fare un ottimo finale di stagione. La Lazio invece avevamo detto prima della partita che aveva più identità e che aveva trovato una sua quadra ma la Roma li ha mangiati. Sono stati undici avvelenati e cattivi, perché si vince così il derby, e ci hanno messo anche la qualità. L’azione del secondo gol di Abraham è bellissima. Zalewski? È lui l’immagine del derby, il ragazzino che si è shakerato per un bel po’ di tempo e poi si è bevuto Felipe Anderson”.