Sei mesi esatti, tanto è passato dall’ultima volta che ha fatto quelle scale che dagli spogliatoi portano direttamente sul prato dell’Olimpico. Sei mesi dopo quel Roma-Lazio di Coppa Italia, Mattia Destro tornerà finalmente a respirare, anche se il respiro vero, quello del goleador, lo vivrà davvero quando riavrà la gioia della partita e magari anche del gol. L’operazione «controsorpasso» della Roma passa anche da qui, dal recupero di un attaccante che due estate fa era stato al centro di un triangolo di mercato tra Juventus, Milan e Roma e che oggi si trova ad apprezzare una convocazione come fosse la fine di un incubo.
PRATO & JUVE Stasera all’Olimpico il pensiero di Rudi Garcia andrà prima di tutto al prato, «maltrattato» dal rugby appena 48 ore fa con Italia-Argentina (ieri il Coni ha fatto però sapere che il terreno è perfetto e che ha subito meno danni di una partita di pallone). Poi, probabilmente, andrà da Mattia e gli dirà poche parole: «Bentornato, questo è il tuo stadio». Perché anche se è vero che Destro stasera andrà in panchina (le chances di vederlo in campo per un po’ sono minime e legate alla possibilità di una partita eventualmente «chiusa» con largo anticipo), è anche vero che riaverlo finalmente a disposizione è un’arma in più per il futuro, soprattutto nel caso di testa a testa con la Juventus.
SCELTE IN ATTACCO Tra l’altro, stasera davanti Garcia avrà le scelte quasi obbligate, vista l’assenza di Totti, la situazione di Destro e quella di Borriello, che ha toccato solo ieri il pallone dopo due settimane di stop. «È un momento positivo, abbiamo messo la classifica negli spogliatoi. Dobbiamo ricordarci che siamo primi», aveva detto ieri la punta prima di Livorno-Juventus. Con un campo pesante, tra l’altro, Marco sarebbe la punta ideale, se non fosse che c’è la caviglia sinistra appena ristabilitasi dalla distorsione riportata con il Napoli, caviglia che Garcia difficilmente rischierà su di un campo allentato, considerando anche che Marco (che esordì in giallorosso nel 2010 proprio in un Roma-Cagliari 5-1) non si allena da 15 giorni. Così al centro dell’attacco ci sarà Adem Ljajic (da «falso nueve»), con il ritorno di Gervinho sulla fascia che garantirà sicuramente maggiore profondità e nuove soluzioni all’attacco giallorosso.
EMERGENZA ESTERNI Il vero problema, però, Rudi Garcia lo avrà sugli esterni di difesa: Torosidis e Balzaretti sono out per problemi agli adduttori, a disposizione del tecnico francese così restano solo Dodò e Maicon. Ma mentre il primo fisicamente è a posto, il secondo stringerà i denti. «È una partita importante, voglio tutti allo stadio» ha twittato ieri pomeriggio Dodò, con una foto degli spogliatoi dell’Olimpico dove sono ritratte la sua maglia vicina a quella di Maicon. In realtà, Garcia potrebbe anche far scivolare Castan a sinistra (ma perché scomporre la coppia d’oro al centro con Benatia?) o lanciare il giovane Jedvaj a destra, ma sono ipotesi legate a situazioni di emergenza pura. Quel che resta, per stasera, è invece la voglia di rimettere subito la freccia sulla Juve e di tornare in testa alla classifica. «Se faremo tutto quello che dobbiamo fare, saremo di nuovo primi», aveva detto Garcia sabato. Aggiungendo poi: «Anzi, sono sicuro: resteremo primi». Cagliari permettendo, se lo augura anche Destro, per esorcizzare definitivamente quel maledetto Roma-Lazio e tornare davvero a respirare.
La Gazzetta dello Sport – A. Pugliese