Adesso si comincia. Niente più ansia di valigie da preparare (mercato) o emozione da nuova vita da dover digerire (matrimonio). Grazie alla cura «azzurra» di Conte la Roma ritrova l’attaccante di cui aveva bisogno, la speranza futura che si chiama Mattia Destro. E stavolta non c’è tempo da perdere, non a caso sabato a Empoli la punta giallorossa, con tutta probabilità, esordirà in campionato partendo già titolare.
Eppure Mattia ha cominciato la stagione dovendo scuotersi di dosso due ombre che avrebbero avuto le potenzialità di immalinconirlo. Nella Roma, inutile dire che la gerarchia non scritta di Rudi Garcia vede ancora una volta capitan Totti avvantaggiato per il ruolo di centravanti. Niente è stato definito nel dettaglio, ma le voci di Trigoria raccontano che la gestione del quasi 38enne numero dieci giallorosso è chiara: farlo essere al top per gli impegni più importanti della stagione, ovvero: Champions League e partite di cartello. Tutto scontato? Non proprio, visto che Totti, se potesse, le giocherebbe tutte. Ma la dirigenza giallorossa sa bene che un talento come Destro non può essere solo un comprimario e così lo spazio in campionato per Mattia è destinato a crescere. Ma c’è una nuova ombra che si è frapposta adesso sul cammino dell’attaccante marchigiano. Tagliato al rush finale dal Mondiale – e con annessa polemica – adesso che era pronto a «prendersi» la Nazionale da protagonista, Destro ha visto l’esplosione di Simone Zaza metterlo in seconda linea nelle gerarchie di Conte. Ciò non toglie che il c.t. ha subito dimostrato fiducia in Mattia, tant’è che gli ha concesso scampoli di gloria in entrambe le partite che finora hanno segnato la sue gestione. E sia contro l’Olanda che contro la Norvegia il centravanti è andato anche non lontano dal gol.
Con queste premesse, è quasi ovvio che Destro stia affrontando con ottimismo questo nuovo periodo della vita. Merito anche del matrimonio con Ludovica Caramis – celebrato il 1° settembre scorso – che ha chiarito due concetti fondamentali, riportati dal settimanale a cui è stata concessa l’esclusiva. Il primo è a cura della sposa: «Sono pronta a seguire Mattia ovunque, se dovesse spostarsi per lavoro». Il secondo invece è di Mattia: «Questo è il periodo più felice della mia vita». E osservando il sorriso sincero che l’attaccante aveva ieri sul charter che riportava gli azzurri da Oslo a Roma (in compagnia di De Rossi, Florenzi e Astori), non ne siamo troppo sorpresi.
D’altronde questa per l’attaccante giallorosso è senz’altro un’annata decisiva. Difficile che possano esserci sfumature, viste anche le richieste di mercato che Destro ha avuto la scorsa estate. Se il Borussia Dortmund lo aveva sondato (per poi puntare decisamente su Immobile) e il Wolfsburg ci aveva creduto (ma Mattia è sempre stato freddo), sarebbe stato un discorso diverso se il Real Madrid (come si era sussurrato) o il Chelsea (e su questo fronte il dato è certo) si fossero mosse. Persino Mourinho ad agosto aveva ricordato le qualità che l’attaccante, in nerazzurro, già dimostrava («ma aveva Ibrahimovic e Milito davanti»). Occhio perciò che nel 2014 certi rapporti non possano essere riannodati, anche se il desiderio più grande di Destro è uno solo: fare bene con la Roma. Ricordando a se stesso e a tutti come la sua media-gol, nello scorso campionato, sia stata la più alta della Serie A fra quelli con un numero congruo di partite. Quanto basta per una illimitata apertuta di credito.