Tra poco la Roma Primavera scenderà in campo per giocare il derby con la Lazio, valido per i quarti di finale della Final Eight di campionato. Il tecnico dei giallorossi, Alberto De Rossi, ha concesso questa intervista:
La sua Roma si è qualificata alla Fase Finale del Campionato Primavera TIM dopo aver superato i Play-Off di qualificazione. Come valuta il percorso della squadra e qual è stata la vittoria più bella e importante ottenuta durante la stagione regolare?
“La squadra ha avuto difficoltà a trovare continuità durante tutta la stagione regolare, alternando periodi più o meno positivi che non hanno dato la possibilità alla squadra di raggiungere l’obiettivo dei primi due posti utili per raggiungere la qualificazione diretta alla Final Eight. Le vittorie sono tutte importanti (e per certi versi anche le sconfitte…) ma alcune ottenute in momenti particolari hanno un valore maggiore. Per quanto riguarda la vittoria più importante ritengo che quella con il Palermo nella nona giornata di campionato, dopo una sconfitta, due pareggi e seguita da tre vittorie consecutive, sia stata fondamentale e strategica per la squadra”.
Quelle arrivate alla Fase Finale di Rimini sono, a Suo avviso, le migliori 8 squadre del Campionato Primavera? Quale formazione l’ha maggiormente impressionata?
“Il verdetto del campo dice questo e va rispettato. Vorrei sottolineare però la qualità di gioco espressa da altre formazioni che non partecipano a questa fase finale, come Catania, Napoli, Empoli e Udinese”.
Nei Quarti di Finale sarà subito derby contro la Lazio Campione d’Italia in carica: i biancocelesti sono approdati alla Fase Finale grazie al primo posto nel Girone C (67 punti conquistati, 21 vittorie, 4 pareggi e 1 sconfitta). Cosa teme della Lazio e in cosa, invece, la Roma potrà essere superiore?
“Siamo abituati ad essere temuti e non a temere. Il nostro obiettivo è focalizzare l’attenzione più sul miglioramento delle nostre qualità che ad organizzare un’alchimia tattica difensiva. Un esempio è proprio riconducibile alla prossima gara, conosciamo la pericolosità del contropiede della Lazio ma invece di rintanarci nella nostra metà campo e togliere spazio e profondità ai nostri avversari, cercheremo come sempre di imporre il nostro gioco aumentando la velocità del palleggio, cercando di avere pazienza e sbagliare il meno possibile”.
Storicamente la Fase Finale del Campionato Primavera è stata la culla di grandissimi talenti: a partire da Totti e Del Piero, arrivando fino a Marchisio, Balotelli, El Shaarawy e Keita. Crede che questa generazione abbia tra le sue fila qualche giovane che potrà affermarsi e raggiungere presto la Prima Squadra?
“L’infinito talento italiano esiste, resiste e resisterà alla globalizzazione e alle frontiere più o meno aperte. Credo che almeno 15 dei ragazzi che parteciperanno a questa Final Eight nel giro di due anni saliranno direttamente in Prima Squadra”.
Sotto la sua guida la Roma ha già conquistato uno Scudetto nella stagione 2010-11. Pensa che la squadra abbia le qualità per ripetere l’impresa ed entrare nella storia come squadra con più Campionati Primavera TIM vinti insieme al Torino?
“Ritengo che nel percorso formativo del ragazzo vincere un Campionato sia la classica vittoria di tappa, che il successo venga goduto e la soddisfazione duri un periodo limitato. Questo però non sposta l’attenzione sull’obiettivo da raggiungere ma viene considerato come un punto di partenza per una lunga e duratura carriera. L’evento in se stesso riempie di soddisfazione e di gioia ma si spera che il bagaglio sia stato riempito da quelle nozioni e conoscenze che renderanno il ragazzo autosufficiente e sarà in grado di rispondere a ogni sollecitazione e alle difficoltà dentro e fuori dal campo. Per quanto riguarda la classifica delle vittorie dei Campionati Italiani Primavera sarebbe una grande soddisfazione personale scrivere un pezzo di storia e portare la Roma sul tetto di questa classifica”.
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