Due gol in sette giorni il romanista, due in quattro l’ex romanista. Il primo festeggia succhiandosi il pollice come Totti in omaggio alla nipotina Noemi, il secondo con un lungo urlo liberatorio. È stata una settimana particolare per Amato Ciciretti e Antonio Cilfone, stesse iniziali e trascorsi incrociati sulle due sponde del Tevere.
Le loro reti hanno aperto e chiuso il derby di Formello, sorta di botta e risposta a distanza fra ex più o meno recenti. Brevissima la parentesi biancoceleste del romanista Ciciretti, che a Trigoria è approdato appena undicenne e nel gruppo degli Esordienti ’93 che allora (era il 2004) si costutuiva per la prima volta era il più piccolo di tutti. Il sinistro a incrociare che ha aperto le marcature dopo appena cinque minuti chiudeva una settimana che per Amato è iniziata con la rete segnata al Lecce sette giorni fa, al rientro da titolare dopo le cinque settimane di stop cui l’ha costretto una distorsione alla caviglia. Il gol dell’ex non è una novità per il numero dieci, a segno a Formello anche un anno fa in Coppa Italia: stavolta ci ha aggiunto pure l’assist per Caprari e magari non è un caso che con la sua uscita la Roma abbia perso incisività. Quanto ad Antonio Cilfone, campione d’Italia nel 2007 con i Giovanissimi di Stramaccioni, il colpo di testa che ha regalato il pareggio alla Lazio è arrivato a soli tre giorni dal primo centro stagionale, segnato in Coppa Italia al Palermo. Per lui, che ha lasciato la Roma da svincolato nel 2010 salvo tornare all’Olimpico con la prima squadra del Bari, una rete che sapeva di rivincita: “Aspettavo da tanto questa partita“, ha detto. Dopo Bertolacci con il Lecce, la dura legge dell’ex colpisce ancora.
Il Romanista – Valeria Meta