Il Messaggero (U.Trani) – Il 26° successo di Allegri in questo campionato fa esultare soprattutto Garcia e Pioli. La Juve elimina il Napoli dalla corsa per il secondo posto: Benitez, al massimo, può essere terzo. La Roma, senza nemmeno scendere in campo, sa di essere già ai preliminari di Champions. La Lazio, invece, ora fa i conti: con 1 punto in 2 partite è sicura di salire sul podio. Da terza, però. Il derby, insomma, conterà per scegliere chi avrà l’accesso diretto alla coppa più prestigiosa. Per avere la garanzia di riempire la cassaforte e per programmare al meglio la prossima stagione (mercato e preparazione).
CAPITALE DA PODIO – La classifica, in attesa dello scontro diretto di lunedì pomeriggio all’Olimpico, è inequivocabile: Roma 67 punti, Lazio 66, Napoli 63. Benitez sembra spacciato. Farà il tifo per l’amico Garcia. Perché solo il successo dei giallorossi nel derby lo terrebbe in corsa fino al faccia a faccia con Pioli, domenica prossima al San Paolo. La Roma, e questo si sapeva anche prima di conoscere il risultato dello Stadium, ha il match ball per il secondo posto. Con i 3 punti sarebbe irraggiungibile e non avrebbe alcun significato la gara conclusiva, sempre in casa, contro il Palermo che, ricordiamolo, non ha più niente da chiedere. Ecco perché anche 1 punto potrebbe andar bene a Garcia.
AFFARI TUOI – Pioli, da ieri sera, starà pensando a come giocarsi la gara di lunedì. Come se dovesse partecipare al game show televisivo a premi in onda su Rai 1, è chiamato a scegliere quale sia il risultato migliore. Con il pari conquisterebbe il terzo posto che, ricordando le previsioni di inizio stagione, sarebbe piazzamento comunque da applausi. Bisogna vedere se deciderà di rischiare, soprattutto tatticamente, per tentare il sorpasso in classifica. E per andare dritto in Champions, lasciando i preliminari alla Roma. La Lazio sta giocando bene, lo ha dimostrato mercoledì sera nella finale di Coppa Italia, persa contro la Juve. Ma se perdesse contro i giallorossi darebbe nuove chance al Napoli, pronto a giocarsi tutto il 31 maggio (arrivando a pari punti, Benitez terzo grazie agli scontri diretti).
BISCOTTO NEL 2005 – Sui social già si contesta l’eventuale pari nella gara di domani. Dibattito che ci sta tutto: nessuno dimentica lo 0 a 0 del 15 maggio 2005 (terzultima giornata). Arbitro Collina, allenatori Conti e Papadopulo, in campo big come Cassano, De Rossi, Chivu, Panucci, Perrotta, Montella, Di Canio, Oddo, Zauri, Rocchi, Liverani e Peruzzi. Il Messaggero, in prima pagina, scelse il titolo Derby vergogna. E nell’inserto Sport: Mai più così. Se adesso il punto vale decine di milioni di euro, quella volta era per la salvezza (per la verità nemmeno: alla Roma servì il successo la domenica dopo a Bergamo contro l’Atalanta). Le due curve urlarono «Buffoni» ai giocatori durante la melina a cui si affidarono nella ripresa. La gente bocciò quell’accordo plateale. «Mi sembrano troppi 75 euro per un biscotto» l’ironia del tifoso giallorosso che aveva acquistato il biglietto per la tribuna Tevere.