Derby blindato, 3mila agenti e al concerto del 1° Maggio ecco varchi e metal detector

La Repubblica (L.D’Albergo) – Un fine settimana, l’ennesimo all’epoca dell’Isis, ad alta tensione. Perché oggi l’Olimpico, alle 12.30, ospiterà il quarto derby di stagione. Perché domani il concertone del primo maggio farà registrare il solito pienone all’ombra della basilica di San Giovanni. Perché le forze dell’ordine — in strada oltre tremila tra poliziotti, carabinieri, finanzieri e vigili urbani nel corso del weekend — saranno come al solito impegnate anche in Vaticano: questa mattina tutto esaurito sul sagrato di San Pietro per i 150 anni di Azione Cattolica.

Gli occhi del questore Guido Marino, che ieri ha invitato romanisti e laziali a vivere una stracittadina all’insegna dello sport, saranno inevitabilmente puntati sul Foro Italico. L’area attorno allo stadio è stata divisa e questa mattina sarà di nuovo bonificata: la zona Sud sarà riservata ai giallorossi, quella Nord ai cugini biancocelesti. L’imperativo è quello di evitare contatti tra i tifosi delle due curve prima dell’inizio del match e dopo il triplice fischio. L’orario (per la prima volta Roma-Lazio si giocherà all’ora di pranzo) dovrebbe agevolare la tenuta della macchina dell’ordine pubblico. Unico rebus da risolvere è quello delle tifoserie straniere: a Roma, fronte Lazio, sono attesi gli ultras dell’Austra Vienna (Unsterblich, immortali), ma anche gli “squali” del Wisla Cracovia. Ci potrebbero poi essere sorprese da Bulgaria, Slovenia, Ungheria, Germania e Inghilterra. Inglesi, ma sicuramente in Italia con intenti ben più pacifici, sono anche gli Editors. La band di Tom Smith, nome di punta dello show del primo maggio, attirerà in piazza decina di migliaia di fan. Accederanno all’area sotto al palco da quattro varchi con metal detector piazzati a via Emanuele Filiberto, piazza San Giovanni in Laterano, via Carlo Felice e piazza Giovanni Paolo II. L’intero quadrante sarà costantemente videomonitorato dalla sala operativa della polizia e protetta dai blindati dell’esercito schierati a mo’ di barriera anti-tir. Dopo Parigi e Londra – spiega chi ha lavorato al dispositivo di sicurezza – non si può abbassare la guardia. Terminato lo spettacolo, via alle pulizie dell’Ama.

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