Derby, era un ombrello e non una molotov: arresti domiciliari per il tifoso in carcere da martedì scorso

E’ agli arresti domiciliari il 23enne tifoso della Roma fermato dalle forze dell’ordine la sera del derby. Il giovane era finito in carcere martedì scorso, due giorni dopo la partita, perché accusato di essere stato in possesso di una bottiglia molotov. Il legale cui si è rivolto il ragazzo, l’avvocato Lorenzo Contucci, è riuscito a dimostrare attraverso alcune fotografie che si trattava di un ombrello, non di una molotov, l’oggetto che il tifoso impugnava per proteggersi dalla pioggia. Il gip ha dunque accolto l’istanza dell’avvocato Contucci e fatto scattare la scarcerazione ma, sempre secondo il giudice per le indagini preliminari, il possesso di quell’ombrello, nelle circostanze in cui è avvenuto il fermo, può essere considerato come detenzione di un oggetto atto ad offendere. Da qui la decisione di applicare il provvedimento degli arresti domiciliari, contro cui il legale del giovane ricorrerà al Tribunale del riesame per ottenere la definitiva scarcerazione del suo cliente. Intanto la Questura di Roma ha emesso il Daspo, della durata di cinque anni, nei confronti del tifoso.

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