Il Messaggero (C. Mozzetti) – Poche ore ancora e i cancelli dello stadio Olimpico torneranno ad aprirsi per ospitare la stracittadina. Ma stavolta l’allerta per i possibili disordini si è amplificata per via dei rigurgiti antisemiti che nei giorni scorsi hanno preso forma con degli adesivi, apparsi in alcune zone della città. Motivo per cui, ad esempio, già dalla Procura della Figc è arrivato un messaggio chiaro: “Nessuna impunità di fronte a casi di razzismo a fronte di segnalazione di cori e altre manifestazioni discriminatorie – trapela da via Allegri – ci saranno sanzioni severe come previsto dal codice di giustizia sportiva”.
Sul versante dell’ordine pubblico, invece, la Questura ha innalzato le verifiche e il livello dei controlli per evitare ad esempio la “comparsa” di striscioni. L’attenzione resterà alta non solo prima del derby ma anche nelle ore seguenti all’incontro. Tre mesi fa, al termine della partita, un blocco di tifosi cercò lo scontro con la polizia proprio di fronte allo stadio mentre non distante dall’Olimpico, in viale Angelico e in un pub frequentato dai romanisti un ragazzo fu accoltellato.
La maggior preoccupazione riguarda i cosiddetti “cani sciolti” e ce ne sono diversi sia nel gruppo oltranzista dei laziali che fra i romanisti con le dovute specifiche. Fra i giallorossi la “guerriglia” interna è partita mesi fa. Dopo il furto di quello striscione che ha mandato in frantumi il gruppo dei Fedayn. In campo, oltre ai giocatori e ai tifosi – sold out lo stadio per l’attesa di 60mila spettatori – ci saranno un migliaio di agenti, compresi quelli che ieri hanno dato corso alle bonifiche dentro e fuori l’Olimpico.