Il Corriere dello Sport (C.Baffico) – Vai a fidarti degli amici. Buon per il Genoa, che non c’è in ballo niente di decisivo. Però battere la Roma ingolosiva parecchio, mentre questa è la terza sconfitta nelle ultime quattro partite. El Shaarawy non ha certo fatto sfracelli nei tempi in cui vestiva il rossoblù, ma la sua storia da calciatore è partita da qui. E l’altro ex di serata, Perotti, lascia il posto a un Totti decisivo. Beffa finale per Gasperini che, a proposito di trascorsi, restituisce una maglia da titolare a Burdisso dopo un mese e mezzo. Ma il tecnico, che all’inizio sembra tirarsi indietro parlando degli episodi, ha nell’arbitro Gervasoni il suo bersaglio: «Siamo molto arrabbiati per il secondo gol della Roma: la punizione che ha determinato il 2-2 non c’era. Poi nel commentare si fa solo confusione, ma il contrasto fa parte del calcio. E non si può togliere, altrimenti è un delitto. Le regole sono chiare, poi c’è sempre diversità di giudizio». L’episodio incriminato è il fallo di Dzemaili su Totti, prima che il romanista telecomandi il pallone in rete. «Abbiamo fatto una buona partita – chiude Gasp –. Subendo la qualità della Roma all’inizio ma mettendo poi in campo più energia e limitando la sofferenza. Perlomeno per non perdere».