La Gazzetta dello Sport (G.B. Olivero) – Prima di tutto è bello rivederlo a casa: “E sono orgoglioso di venire in Italia con questo club. Più avanti, non so quando, tornerò anche ad allenare qui“. Per adesso Roberto De Zerbi si presenta a Roma alla guida del Brighton, che però già teme di dover fare a meno del tecnico italiano. Paul Barber, il Ceo del club inglese, aveva detto un mese e mezzo fa che “vogliamo andare avanti con De Zerbi il più possibile, ma sappiamo che prima o poi dovrà accettare un’altra offerta per il bene della sua carriera“. E sembra che adesso il Brighton abbia fissato in 15 milioni la clausola per lasciarlo andare, visto che il contratto scadrà nel 2026. De Zerbi piace a Liverpool, Manchester United, Chelsea, Barcellona. Ma in realtà verrebbe da chiedersi a chi non piace.
Il doppio confronto con la Roma arriva in un momento poco felice del Brighton: nel 2024 in Premier solo due vittorie, tre pari e tre sconfitte, oltre all’eliminazione in FA Cup con il Wolverhampton. La classifica dice nono posto, insomma l’Europa League rappresenta una vetrina ma anche una possibilità di crescita. Però attenzione a sottovalutare il Brighton, a prescindere da infortuni e cali di forma.
“Daniele è nato per fare l’allenatore: ha personalità, carisma e capacità di relazionarsi con i giocatori. – dice De Zerbi del suo amico De Rossi – Sta cambiando una squadra che era già forte e le ha dato la sua impronta. Io non mi sento un genio né più bravo degli altri: sicuramente non mi spaventa il lavoro e non mi manca il coraggio di fare certe cose. E il coraggio non manca nemmeno alla mia squadra, che sento vicina a me per orgoglio, fame, dignità, motivazioni, valori. Siamo inesperti, ma abbiamo scelto di onorare tutte le competizioni al massimo. E dopo ogni sconfitta pesante il Brighton è sempre risorto“.