Corriere della Sera – Il calcio denuncia l’indifferenza del governo alla crisi dei club, la compressione dei ricavi da stadio a capienza ridottissima, gli elevati costi di gestione. Luigi De Siervo, ad della Lega di A, intervenuto a Gr Parlamento condotto da Emilio Mancuso, lancia il grido di dolore delle società. “La serie A è senza ristori, i numeri sono lì a dimostrare il disinteresse della politica verso lo sport, soprattutto di vertice. Lo sport non è solo 22 giocatori ma è un comparto industriale. Lo è la A che con la pandemia ha perso 1,5 miliardi di euro. I ristori giunti sono pari a 5 milioni”.
Non è un caso che la Figc abbia inviato una lettera al sottosegretario allo Sport, Valentina Vezzali, per sensibilizzare l’esecutivo suggerendo l’organizzazione di un tavolo tecnico con il ministero dell’Economia. De Siervo oltre a chiedere un decreto spalma debiti, “in modo che le tasse possano essere versate in un tempo più ampio“, e la ripartenza delle scommesse betting, si augura che per il derby di Milano la capienza degli stadi torni al 50 per cento.”E speriamo presto al 100%, per evitare danni ai nostri club quando torneranno le coppe europee“.
Con i bilanci in rosso, anche giocatori e allenatori sono chiamati a un sacrificio. “Mi aspetto che giocatori e allenatori concedano lo sconto di almeno una mensilità ai club“. lancia la provocazione De Siervo. “Questo è un momento catartico e serve un gesto concreto da parte di tutti”.