Leggo (F. Balzani) – Una lezione di calcio applicato. A De Zerbi ma anche a tutta l’Europa, che ieri ha ammirato la splendida Roma di De Rossi che ha vinto 4-0 contro un Brighton a cui ora serve un miracolo per rimontare. Gioca, segna, vince e diverte la creatura di DDR che ha collezionato ieri – in un Olimpico da brividi – l’ottava vittoria in due mesi di nuova gestione. La Roma è stata subito straripante. Al 3’ uno Spinazzola in formato Europeo ha messo sulla testa di Lukaku un pallone respinto alla grande da Steele.
Il Brighton si è sbilanciato cogliendo il palo grazie alla deviazione di Ndicka e la Roma ne ha approfittato. Al 13’ Paredes (ancora lui) ha imbeccato Dybala in profondità. La Joya ha scartato il portiere e insaccato un gol europeo che mancava dalla finale di Budapest. Il guardalinee ha alzato la bandierina prima di arrendersi al Var. Il raddoppio è arrivato dopo una disattenzione clamorosa di Dunk con Lukaku in pressing. Big Rom ha scippato la palla al capitano inglese e ha fatto quello che sa fare meglio: segnare. Il 300° gol, il nono in Europa League.
De Zerbi assiste annichilito e sbilancia ancora di più il Brighton alla ricerca del pari. I vani tentativi di Wellbeck e compagni si infrangono sui guanti di Svilar. Nella ripresa il copione è lo stesso, ma con una Roma ancora più sicura dei suoi mezzi. In cattedra sale El Shaarawy che serve due cross al bacio: prima per Mancini, poi per il poker di Cristante.
“Non ho fatto niente di speciale. Si è solo incanalato tutto nel migliore dei modi e abbiamo rispettato un avversario forte. Sono felicissimo ma penso che i miei giocatori stanno vincendo le partite che devono vincere. Abbiamo calciatori che altri allenatori sognano. Li tratto solo da esseri umani. De Zerbi? Io lo amo, anche se c’è chi non lo ama. Per preparare partite contro di lui ci metti il doppio del tempo. Al ritorno dovremmo stare attenti“, le parole di un raggiante De Rossi. Oggi più che mai Mister Futuro.