Corriere dello Sport (M. Boccucci) – Può sembrare un fastidio andare a Marassi per la Coppa Italia contro il Genoa, di fronte alla classifica pericolosa che la Spal deve migliorare dopo il pareggio all’esordio e pensando alla prossima doppia sfida al Mazza contro Cosenza e Sudtirol per la risalita in una durissima Serie B.
Eppure Daniele De Rossi ha una prospettiva intrigante, personale è vero ma anche per tutto l’ambiente spallino: affrontare la Roma agli ottavi di finale. “Non si va a fare una scampagnata – dice il tecnico – e non so se faremo turnover. Voglio dare spazio a tutti i giocatori a disposizione. Il modulo dipenderà anche da chi avrò a disposizione perché non dobbiamo rischiare nessuno. Sabato abbiamo un’altra partita”
Qualcosa gli torna in mente, data 17 dicembre 2002: “La Coppa Italia mi fa ripensare a Roma-Triestina, se vogliamo parlare di un esordio. Una delle mie prime partite ufficiali, era una stagione in cui pensavo poter fare qualche presenza. Sapevo che l’intenzione di Capello era quella di far giocare quelli che avevano avuto meno spazio e invece andai in panchina anche lì, poi entrai ed ero carichissimo. Segnai il primo della serie dei rigori, finì 5-2 per noi e il giorno dopo dal tecnico ho ricevuto con grande soddisfazione tanti complimenti anche davanti ai vecchi. Sono passati quasi vent’anni e me lo ricordo ancora“.
La prospettiva di poter andare all’Olimpico non fa perdere a De Rossi la dimensione del momento: “Ci aspettano a Marassi per giocare col Genoa. Non stiamo certo progettando di vincere la Coppa Italia, sicuramente se dovessimo passare il turno programmeremo la partita di Roma per andare a vincerla“.