Corriere della Sera (G. Piacentini) – “Sarà una partita tosta, ma non parlatemi di sbornia post Europa League perché se entriamo con la testa sbagliata vorrà dire che io avrò fatto tutto male”. Non ci casca, Daniele De Rossi, alla vigilia della gara di oggi (ore 18.30, diretta tv su Dazn) all’Olimpico contro il Torino. DDR è consapevole che la vittoria col Feyenoord è storia, ma pensa al futuro. “Potrei capire se avessimo vinto la coppa, ma abbiamo passato i sedicesimi di finale, possiamo festeggiare e godercela per un’ora, o al massimo dodici. A Frosinone ho detto che erano sbagliate le mie scelte, due volte di seguito no. Voglio vedere una squadra che entra per vincere, ogni partita è quella della vita, dobbiamo correre”.
Le fatiche di coppa, però, si faranno sentire. “Non mi piace cambiare dieci giocatori, ma c’è stata una variabile importante, mezzora di gioco in più giovedì scorso. Devo capire chi è in grado di fare una partita dispendiosissima, come succede ogni volta che si affronta una squadra di Juric. Lo ritengo un allenatore forte e penso che il Torino sia una delle squadre più difficili da affrontare: sarà una bella sfida”. Ci saranno alcuni cambi: in difesa Kristensen (o Celik) e Angeliño saranno titolari, al centro il favorito è Ndicka anche se si avvicina il momento di Smalling. “Sta bene, so che non può fare 90 minuti e devo capire se farlo iniziare o partire dalla panchina, ma lo vedo più sciolto nei movimenti”.
La crisi di rendimento di Lukaku non lo turba. “Al 120’ contro il Feyenoord è scattato, ha dribblato l’avversario e il portiere ha fatto un miracolo. Ci saranno dei momenti in cui toccherà la palla e ci porterà in trionfo, è tranquillo e sereno. Se gli attaccanti non segnano per un paio di partite si avviliscono, ma lui ha segnato all’andata con il Feyenoord e io sono soddisfatto”.