Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – La Roma perde Daniele De Rossi per due giornate. Il capitano salterà le partite contro la Spal e contro il Chievo. La società aveva stigmatizzato il comportamento del centrocampista già nel dopo partita di Genova, senza rendere pubblico l’intervento a caldo dei dirigenti. E ha confermato ieri la linea di non voler fare ricorso. Da ieri lo sforzo di tutti a Trigoria è quello di voltare pagina e guardare avanti. La delusione del pareggio di Marassi è stata forte, ma ora Di Francesco è impegnato a far ritrovare la concentrazione alla squadra in vista del prossimo impegno di venerdì contro la Spal. La decisione del Giudice sportivo non ha colto di sorpresa i dirigenti a Trigoria. La motivazione è stata di “condotta gravemente antisportiva”, ma non violenta. Questo ha evitato il terzo turno di stop.
COME BONUCCI – Insomma, non c’è stata la stangata. La sanzione per De Rossi è uguale a quella che toccò al capitano del Milan, Bonucci, squalificato per due turni dopo un pugno rifilato a Rosi. Nel comunicato del giudice sportivo si legge tra l’altro che c’è stata “condotta gravemente antisportiva per avere, al 24’ del secondo tempo, durante un’azione, con il pallone non a distanza di gioco, colpito con uno schiaffo al volto un calciatore della squadra avversaria, senza procurargli danni fisici“.
COLLOQUI RISERVATI – Nelle prossime due partite di campionato al posto del capitano ci sarà Gonalons, De Rossi probabilmente giocherà il 5 in Champions contro il Qarabag. Lo schiaffo a Lapadula costa caro al capitano. De Rossi non perderà la fascia di capitano, ma pagherà una multa nel rispetto di un regolamento interno che vige da anni. Monchi ha avuto un colloquio riservato con Daniele dopo il grave episodio. Lo stesso ha fatto Di Francesco, entrambi lo hanno messo di fronte alle proprie responsabilità. Daniele ha ricevuto la solidarietà di Francesco Totti, che lo ha difeso con un post. Con la nuova squalifica salgono a 37 i turni di stop. Il giocatore è rimasto molto scosso dall’accaduto, ha capito di aver sbagliato e ha chiesto scusa a caldo, subito dopo la partita. Il gesto non può essere giustificato, pur avendo avuto la conferma dalle immagini televisive che Lapadula lo ha provocato già prima dell’episodio dell’espulsione. Adesso De Rossi vuole voltare pagina. E lavora per farsi trovare pronto quando potrà tornare in campo.