De Rossi, il rinnovo non decolla

austria-vienna-roma-de-rossi-gol-esultanza

Corriere dello Sport (R.Maida) – De Rossi gioca, De Rossi segna, ma ancora De Rossi non firma. E’ in scadenza di contratto tra sette mesi eppure, esattamente come accadde nel 2012, ha cominciato la stagione senza dare (né avere) certezze sul futuro. La trattativa con la Roma non è nemmeno cominciata. Non si è parlato mai di soldi. Ma è più giusto dire che non si è parlato proprio, per il momento. Riflette lui, riflettono i dirigenti. Appuntamento all’anno nuovo per chiarirsi.

DUBBI – A Trigoria hanno capito, vedendolo in azione, che De Rossi possa essere molto utile anche dopo il 30 giugno 2017. Per un discorso tecnico, naturalmente, e per una questione di personalità all’interno dello spogliatoio. Se Spalletti più volte ha denunciato la mancanza di carattere di certi elementi del gruppo, ecco, De Rossi appartiene a quella categoria di calciatori a cui un allenatore rinuncia malvolentieri. Solo che non esiste solo il calcio e De Rossi, che è un tipo schietto, ha sempre detto di essere tentato da un’esperienza esotica, possibilmente a New York. La priorità, per motivi romantici, resta la Roma ma nulla si può dare per scontato.

POSIZIONI – La Roma avrebbe già volentieri discusso (almeno discusso) di un prolungamento con spalmatura dello stipendio, per ridimensionare l’ingaggio attuale che appartiene ai club d’elite europea: 6,5 milioni netti. A Trigoria hanno pensato addirittura a un nuovo contratto di due stagioni, quindi con scadenza al 2019, quando De Rossi arriverà ai 36 anni e, oltre ogni ragionevole dubbio, diventerà il capitano “vero” della Roma. Ma le parti hanno convenuto che non fosse ancora il momento di pianificare il futuro. Il procuratore, Sergio Berti, è stato non molti giorni fa a Trigoria ma niente si è mosso. «Il ciclo della vita di un calciatore è ben chiaro, un uomo maturo deve essere al passo col suo fisico e la sua dignità, quindi ogni decisione che sarà presa da me o dalla società sarà vissuta con grande serenità» diceva De Rossi proprio negli Stati Uniti, ad agosto. E più di recente ha affermato che «l’argomento contratto non è un tabù ma preferisco aspettare prima di confrontarmi con il club. Ho deciso io di non parlarne perché adesso non farebbe bene a nessuno». Bisogna aspettare allora, per conoscere il finale di una storia complessa. La sensazione è che si possa continuare insieme, la certezza è una sola: se non resta alla Roma, De Rossi lascerà l’Italia (nonostante offerte prestigiose) per rispetto dei tifosi.

GLI ALTRI – Molto più definita invece la situazione di Kevin Strootman, che va in scadenza nel 2018. Sia Spalletti che il ds Massara hanno lasciato intendere che il rinnovo non tarderà. Strootman è riconoscente alla Roma e firmerà per almeno altri due anni, alle stesse cifre di oggi (2,5 milioni netti), per la gioia dei dirigenti che con il passare del tempo hanno imparato ad apprezzare il campione e il professionista. Si è sbloccata infine la grana Manolas, che è stato accontentato e ha ottenuto un ritocco di stipendio senza rinnovo contrattuale. Una specie di bonus, insomma, che non sposta la scadenza del 2019. Lo stesso trattamento, come anticipato da Walter Sabatini nella conferenza stampa di commiato dalla Roma, potrebbe presto gratificare Radja Nainggolan, che ha deciso di restare alla Roma in estate a prescindere dalle rivendicazioni economiche.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti