Il Messaggero (G. Lengua) – É servito l’intervento dall’alto per sbloccare l’affare Artem Dovbyk. Non quello divino, ma quello di Dan Friedkin, lo ha ammesso Daniele De Rossi che soddisfatto dei passi che la società sta muovendo sul mercato, rilancia: “Ho la pazienza che nessuno in questa città ha di aspettare anche altri acquisti, so che arriveranno. Perché questa è una società che vuole fare le cose fatte bene. Cercheremo di inserire il più possibile giocatori esterni alti che occupino l’ampiezza e che giochino anche con i piedi sulla linea del fallo laterale”. Dunque, il mercato della Roma non si ferma all’ucraino e ai 100 milioni spesi per i cartellini fino ad oggi, ma continuerà con un esterno alto a sinistra e uno basso a destra. Entrambi sono ruoli nei quali bisognerà correre ai ripari. Pure ieri sono risultati evidenti i limiti di Celik che ha anche provocato un rigore commettendo un fallo su Velde.

E poi a sinistra ci sono Zalewski ed El Shaarawy, a cui potrebbe aggiungersi Soulé, anche se dalle prime battute sembra che il tecnico lo preferisca a destra. Il ds Ghisolfi sta lavorando per correre ai ripari e vorrebbe portare a Trigoria Marc Pubill. Il terzino dell’Almeria in queste ore è alle Olimpiadi con la Spagna e quando rientrerà da Parigi, l’affare potrebbe prendere una direzione più definita. Interessa pure Assignon e resta viva l’idea Calabria che il Milan vorrebbe inserire nell’affare Abraham. Difficile si concluda la trattativa Bellanova fino a quando il Torino chiederà 25 milioni. De Rossi ha vissuto in prima persona le trattative per Soulé Dovbyk, toccando con mano le difficoltà che si sono presentate giorno per giorno: “A livello societario stiamo facendo colpi importanti. Da dentro stiamo faticando per metterli a segno, sono state settimane dure. Per Dovbyk c’è voluto l’intervento dall’alto, non divino, ma del presidente Dan che a un certo punto si è messo in prima fila e ha sbloccato tutto. Perché queste cose si sbloccano a piani che vanno al di sopra di noi”.

E adesso Daniele spera che l’imprenditore texano gli porti anche un nuovo elemento che gli dia più profondità sulla corsia sinistra. Tra i nomi che presi in considerazione c’è quello di Antonio Nusa del Bruges, classe 2005 rapido, veloce con senso del dribbling. Il campionato belga è già cominciato e lui è partito titolare contro il KV Mechelen e nella finale di Supercoppa persa contro l’Union Soint-Gilloise. Il costo si aggira intorno ai 20 milioni. Piace pure Wesley del Corinthians, anche lui esterno sinistro, che costa una decina di milioni. Insomma, il mercato giallorosso ha ancora molto da dire: “Questa è una stagione in cui cerchiamo di ricostruire ed è possibile che a fine mercato il numero dei giocatori che arriveranno da noi sarà maggiore rispetto a quelli che inserirà l’Inter”. Sulle prestazioni dei nuovi, De Rossi taglia corto: “Matias è arrivato da poco. Dobbiamo far sì che i nostri automatismi ci consentano di alternare il 4-3-3 al 4-2-3-1 ad altre soluzioni. Le Fée è un ragazzo che si impegna, lavora bene ed è arrivato prima degli altri quindi forse è arrivato anche prima in condizione”.