Novanta minuti e un pareggio per Pjanic, quarantacinque per De Rossi, nemmeno uno per Osvaldo. Dalla Polonia, battuta dall’Italia in amichevole con il primo gol azzurro di Balotelli, a Zenica, dove la Bosnia pareggia 0-0 con il Portogallo nell’andata degli spareggi europei, arrivano conferme di quanto si sapeva già: che Prandelli non sa rinunciare a Daniele De Rossi almeno quanto Sušic non riesce a fare a meno di Miralem Pjanic, titolare nella fondamentale sfida contro Cristiano Ronaldo nonostante non sia al meglio per il piccolo infortunio muscolare rimediato in allenamento proprio con la nazionale.
Peccato solo non sia bastato per permettere alla Bosnia di andare oltre un pareggio senza reti comunque prezioso, al termine di una gara nel complesso equilibrata: martedì in Portogallo a Pjanic avranno a disposizione due risultati su tre. Meglio è andata all’Italia, che nella gelida notte polacca si impone 2-0 con un gol per tempo, quanto basta per dare risposte a Prandelli sull’attacco alternativo a RossiCassano. Risposte positive, visto che Balotelli e Pazzini chiudono la loro prima partita insieme con un gol a testa, molto bello quello del centravanti del City, che apre le marcature alla mezz’ora del primo tempo. Marchisio ruba palla sulla trequarti e taglia in orizzontale per Balotelli, che ha il tempo di prendere la mira e battere il portiere con un gran destro a giro. De Rossi, alla sessantanovesima presenza in azzurro, va a fare l’intermedio di destra in un centrocampo a rombo completato da Pirlo e Marchisio, con Montolivo trequartista. Prandelli lo lascia in campo solo nei primi quarantacinque minuti (per la gioia di Luis Enrique) e sua è la prima occasione della gara: minuto 19, lancio in verticale che lo pesca in posizione più che favorevole in area, conclusione fuori bersaglio. A cinque dalla fine c’è gloria anche per Buffon, bravo a respingere il calcio di rigore di Blaszczykowski. Nella ripresa Prandelli rivoluziona la squadra inserendo tutti tranne Osvaldo – probabile giochi martedì all’Olimpico -, ma la partita è saldamente in mano agli azzurri, che al quarto d’ora trovano il raddoppio grazie a Pazzini e potrebbero dilagare se Matri non divorasse un gol fatto. Martedì secondo round di impegni internazionale, poi si potrà finalmente cominciare a pensare al Lecce.
Il Romanista – Valerio Meta