La Gazzetta dello Sport (A. D’Urso) – E ora bisognerà vincere a Bergamo. La sfida per la Champions con l’Atalanta come una finale in cui giocarsi tutto. In fondo alla battaglia con la Juve, la Roma poteva tentare il volo, ma alla fine è riuscita a salire solo un gradino. Un punto che mantiene la squadra sulla rotta dell’Europa che conta, ma che complica di sicuro i piani, obbligando i giallorossi alla vittoria in trasferta domenica prossima: “mo, probabilmente per l’Atalanta sarà una finale. Non ci si può permettere di giocare una una finale quando tutti gli altri saranno in vacanza. Giocare una partita così importante alla fine falsa il campionato, non è colpa di nessuno, ma ci fa fare dei calcoli diversi”
Eppure il tecnico giallorosso, al di là dell’amarezza del momento legata ai match point sprecati all’Olimpico, ha sottolineato la prova di carattere dei suoi. “È stata un’ottima partita – ha ribadito, soprattutto perché 48 ore fa avevamo giocato contro il Bayer Leverkusen. – Siamo cresciuti sia fisicamente sia di testa con il passare di minuti, sono orgoglioso dei ragazzi. Stiamo facendo una rincorsa, quindi i pareggi non servono a molto, ma sono orgoglioso della squadra. Mettiamo in campo sempre questa voglia di arrivare al risultato, anche quando facciamo cose meno brillanti. Ho ringraziato i ragazzi, ci sono alcuni che hanno sempre giocato dal mio arrivo, sono magnifici. Con un pizzico di fortuna avremmo potuto vincerla, ma anche loro hanno avuto chance. Abbiamo fatto una bella partita, la Juve è veramente forte e ha calciatori eccezionali“.