Il Messaggero (S. Carina) – È il primo a sapere che i punti e i complimenti incassati fino ad adesso, non contano nulla. O meglio, sono serviti per regalarsi una chance. Quella di giocarsi il gran finale in campionato (e in Europa), un possibile posto in Champions e una conferma che a dir la verità già meriterebbe. Domani a Lecce parte il rush finale che va gestito. Si parte con 4 gare in due settimane, 5 in 18 giorni, 6 in 22. Una media di un match ogni tre giorni e mezzo. Vien da sé che ruotare la rosa diventerà fondamentale.
All’appello manca il solo Abraham. Dubbi anche su Dybala. L’impressione è che con il derby e l’andata dei quarti di Europa League alle porte, la Joya non sarà rischiata, almeno dal via. Una gestione che riguarderà anche altri reparti: in difesa, infatti, l’obiettivo è recuperare quanto prima Spinazzola e Kristensen. Domani, spazio alla 14′ formazione diversa in altrettante gare per provare a rimanere in scia del Bologna, che ospita la Salernitana. Si parte dal Lecce, del nuovo corso firmato da Gotti. Un tecnico che conosce bene.