De Rossi e Strootman. I pilastri di Monchi

Il Tempo (A.Serafini) – Soltanto due curve separano la Roma dal traguardo del secondo posto e dalla conseguente possibilità di preparare il futuro con maggiore serenità. L’accesso diretto ai gironi della Champions League renderebbe sicuramente più semplici i compiti del nuovo diesse Monchi, convinto di poter comunque mantenere la competitività della rosa a prescindere dalla maggiori disponibilità finanziarie garantite dall’approdo nell’Europa che conta. Anche perché lo spagnolo, che da mesi studia le caratteristiche di ogni singolo giocatore giallorosso, ha già delineato la lista degli intoccabili da trattenere nella capitale, a prescindere dalle ipotetiche future offerte di mercato e dal rebus legato al nome del prossimo allenatore. Se fosse Spalletti le difficoltà sarebbero certamente inferiori, grazie ad una condivisione di intenti che negli ultimi tempia Trigoria ha registrato numerosi punti in comune sulle valutazioni della squadra. Non a caso Monchi ha puntato la priorità sui rinnovi di Strootman e De Rossi, entrambi ritenuti cardini del nuovo corso romanista.

Due situazioni tenete sotto stretta osservazione e destinate comunque a concludersi positivamente in tempi relativamente brevi grazie all’intenzione comune di proseguire il percorso insieme. Gli incontri andati in scena nel centro sportivo con l’agente del numero 16 hanno limato infatti la distanza economica tra le rispettive proposte sulla base di un biennale da circa 3 milioni netti a stagione. Praticamente stesse cifre su cui la Roma è convinta di poter convincere l’entourage di Strootman, partito da una richiesta ritenuta dalla società eccessivamente alta (quasi 5 milioni). La volontà del giocatore di raggiungere un punto d’intesa ha permesso alla parti di superare la prima fase di stallo, una consuetudine all’inizio di ogni trattativa. Poi durante l’estate si penserà anche a Nainggolan (a cui è stato promesso soltanto un adeguamento sull’attuale contratto), che Monchi considera pedina fondamentale per chiudere il cerchio dei titolari di centrocampo. Una zona di campo che la Roma preferirebbe soltanto completare, in attesa di definire le situazioni in bilico di Paredes, Grenier e Gerson. Probabilmente verranno affrontati discorsi differenti in difesa e in attacco, dove in pochi possono sentirsi sicuri di una conferma ferrea da parte del diesse.

Le variabili legate a possibili grandi offerte estive possono ovviamente mischiare le carte e le strategie in ogni momento, anche se Monchi preferirebbe evitare l’addio di Rudiger e Dzeko, punti di forza dei rispettivi reparti. Gli obblighi del bilancio renderanno la strada più chiara al termine della stagione, quando il presidente Pallotta volerà nella capitale (arrivo previsto la mattina del 28) per assistere all’ultima partita in giallorosso di Totti (finora nessuna proposta è arrivata dagli States). La tappa dello statunitense durerà un paio di giorni, poco tempo a disposizione per cercare di fare chiarezza (anche pubblicamente) sulle questioni irrisolte. Da ruolo in società del numero 10 al futuro di Spalletti, le lancette della programmazione già corrono veloci.

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