Alla vigilia della sfida tra la Roma ed il Genoa, in programma domani alle 20:45, Daniele De Rossi ha parlato in conferenza stampa. Queste le sue dichiarazioni:

Le condizioni di Dybala? Il budget dipenderà dalla qualificazione in Champions?
Dybala ha fatto un solo allenamento con noi, dobbiamo capire oggi la sua condizione. Tutte le squadre sono condizionate dagli introiti che avranno, per ora non ne abbiamo parlato. Abbiamo condiviso la voglia di spenderli bene”.

Domani nuovo sold out. L’incontro con Strootman e Giraldino
Bello lo stadio pieno ma abbiamo un obiettivo e una partita da vincere. Penso che Giraldino sia un allenatore vero, mi farà sempre piacere vederlo. Gli voglio bene è un buono. Su Kevin non ho dubbi che il nostro stadio lo ripagherà, è giusto dargli il giusto saluto”.

 

Il tuo contratto sarà un triennale? Ti sei rassegnato a perdere Lukaku?
“Stiamo chiacchierando, ci abbiamo messo 10 minuti a raggiungere un accordo sulla durata. Non è un problema annunciarlo, manca pochissimo. Eravamo padroni del nostro destino ma sapevamo che erano partite difficilissime. Non abbiamo parlato solo di un giocatore ma fatto delle constatazioni sulla direzione degli ultimi anni. A volte magari è meglio investire su giocatori nostri e aspettare. Questi sono stati gli argomenti toccati fino ad oggi. Manca ancora un DS, ma non manca tantissimo al suo arrivo”. 

Che effetto ti ha fatto sentire Gasperini dire quelle cose? 
“È passato troppo tempo. Ci siamo parlati e c’è stima reciproca. Ognuno tira fuori il proprio punto di vista. Le nostre perplessità erano globali, ma tirata in ballo l’Atalanta. Sappiamo cosa è successo durante quella partita ma anche la nostra poteva finire in tragedia. Non c’è bisogno di favori, dovevamo fare noi una partita migliore a Bergamo”.

Ha una lista di intoccabili della rosa attuale? 
“Si. Ma non ti dico i nomi, non è giusto. Magari qualche incedibile potrebbe andare via e viceversa, devo tirare fuori il meglio da loro in ogni caso. È tutto prematuro”. 

Pensi si possa raggiungere un ottimo livello? 
“Ognuno ha il suo modo di fare mercato. La costante è essere arrivato sempre quinti o sesti e non è quello che vogliamo per il nostro futuro. Un allenatore forte si impone e si fa comprare i giocatori che vuole. Penso che il primo requisito dei futuri giocatori è avere fame. Chi viene in questa piazza deve sapere di avere fame. Io penso che dobbiamo partire da gente che in campo faccia le fiamme con la voglia ma anche sulle gambe. Quando è andato via Pjanic è stato insultato ma lui è uno che andava a 2000. Devi trovare giocatori forti con le intenzioni giuste e che abbiamo grandi stimoli per vestire questa maglia”.

 

Quale zona del campo va migliorata? 
“Uno si fa un’idea ma non entra nel dettaglio. Domani c’è una partita da vincere. Non posso dare più del 5% a questi pensieri. Mancano ancora delle persone che si siederanno con me per migliorare la rosa. Tutto quello che è stato scritto e detto sulle richieste future non è vero. Ho due partite da vincere e prima viene questo”.