La Repubblica (L. Valdiserri) – “Un anno fa, il 14 febbraio, ero appena stato esonerato dalla Spal, ero tornato a Roma ed ero alla festa di compleanno di mia figlia Olivia, insieme a tanti altri bambini. Adesso sono qui, contento di esordire come allenatore in Europa“.
La vita di Daniele De Rossi è cambiata, quella della Roma passa anche dalla partita di stasera contro il Feyenoord così. È un playoff molto difficile, eredità di un girone molto facile che la Roma ha però chiuso al secondo posto dietro allo Slavia Praga.
De Rossi non cerca i confronti con il passato, così come non gli interessa l’atmosfera che aspetta la sua squadra: “Mi dispiace che non ci siano i nostri tifosi, cercheremo di vincere anche per loro. Ci sarà un clima infuoсаto, ma in campo ci vanno i calciatori e dobbiamo pensare soltanto a quello”.
Pellegrini resta bersaglio di critiche e malevolenze. A Trigoria è spuntato uno striscione contro di lui, ma De Rossi lo difende: “Continua a migliorare, sia fisicamente che tecnicamente. A ogni allenamento e ogni partita fa sempre più cose che voglio vedere. E parlo del calciatore, del capitano della squadra e dell’uomo“.