Il Messaggero (G. Lengua) – Daniele De Rossi la diagnosi l’aveva già fatta: “Forse la squadra rigetta il modulo con la difesa a tre”. Un primo tempo per niente prolifico quello della Roma contro la Fiorentina, in cui il tecnico ha optato per una difesa a tre per dare più certezze alla squadra.
Il risultato è stato quasi l’opposto: i calciatori non attaccavano con convinzione e hanno rischiato di prendere più di un gol. Inoltre, Mancini era a un passo dall’espulsione. Solo una sostituzione lo ha salvato da un cartellino rosso praticamente scontato: “A volte, quando li vedo stanchi, ritorno a un sistema in cui erano sicuri e che li faceva sentire insuperabili. Evidentemente stanno un po’ rigettando quel modulo. La prossima volta dovrò pensarci meglio“. La difesa a quattro ha dato nuova vita alla squadra che nella seconda frazione è sembrata più sciolta, ma soprattutto molto più pericolosa: “Prima di sostituire Mancini avevo fatto scaldare Karsdorp e Celik per mettermi subito a quattro, ma ho pensato che avremo potuto farlo dopo“.
Capitolo a parte Dybala, determinante nel gol di Aouar del pareggio con un incursione per vie centrali. È stato sostituito per un problema all’adduttore: “Mi è piaciuto, è uscito ma non ha niente di particolare, è solo un po’ affaticato ma ci sta. Meglio risparmiarlo 20 minuti che perderlo cinque partite“. E Aouar racconta un retroscena: “Evan non vedeva bene con la maschera, gli ho detto di darmela e poi ha fatto l’assist. Quando sono arrivato dopo la Coppa d’Africa ero un po’ in difficoltà mentalmente. Poi mi sono allenato forte e, grazie al tecnico, va meglio“.