La Gazzetta dello Sport (A. D’Urso) – In fondo al tunnel della sofferenza, la Roma ha rivisto una luce fortissima. Con una reazione proporzionale alla difficoltà del momento, in dieci uomini, i giallorossi sono riusciti a blindare il sesto posto: la Lazio non potrà sorpassarli all’ultima giornata. E ora Daniele De Rossi spera nel “doppio favore” dell’Atalanta per un clamoroso salto in Champions, in coincidenza con l’arrivo del nuovo d.s. Florent Ghisolfi, confermato ieri sera dal presidente del Nizza Jean-Pierre Rivere: “Va alla Roma, gli auguro il meglio, abbiamo passato bei momenti insieme, lo apprezzo molto“.
In alto tutto può ancora succedere. E proprio De Rossi, anima giallorossa, ci crede sempre: “Che cos’è il sesto posto per noi? Penso che la squadra abbia valori superiori ha detto l’allenatore nel dopo gara, non c’è da festeggiare. La Roma deve provare ad arrivare tra le prime quattro. Non che farlo sia facile. La Roma lo ha fatto per tanti anni e dobbiamo tornare a farlo. I punti si fanno adesso allestendo una squadra forte“.
Proprio con Ghisolfi lavorerà da fine mese a stretto contatto l’allenatore giallorosso, che si è anche lasciato sfuggire qualche dettaglio sul suo prossimo contratto: “Ho mille nomi in testa e ho ben chiare le caratteristiche che questa squadra deve mettere dentro, dove è un po’ carente. Quando costruisci qualcosa, quando fai un contratto di tre anni a un allenatore, quando ti siedi e parli di obiettivi comuni che sono sempre in sintonia con i presidenti, la cosa più importante non è quanto spendi, non è chi compri, ma è il tempo. Cercando di valorizzare in prospettiva pure i giovani: abbiamo perso Frattesi e Calafiori e non mi va giù. lo farò tutto quello che posso per rendere questa squadra migliore“.