Il Messaggero (R. Ventre) – Continua la battaglia dialettica a distanza tra Juventus e Napoli, sul caso della mancata partenza dei partenopei per la sfida ai bianconeri, dello scorso turno di campionato. Ora questo dibattito si arricchisce anche di personaggi politici, che scendono in campo per avere la loro parte. Come il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che ieri in diretta Facebook ha commentato:
“Il Napoli non parte perché messo in quarantena dalle ASL. La Juventus, per bocca del suo presidente, fa una dichiarazione penosa e imbarazzante. Siccome c’è un protocollo, noi andremo allo stadio. Il presidente della Juve è un uomo appassionato oltre che di pallone, anche di filosofia, e mi permetto di ricordargli Schopenauer: ‘La gloria bisogna conquistarla, l’onore basta non perderlo’. Se io mi fossi comportato così, sentirei di aver perduto il mio onore sportivo. Come ci si può ridurre alla meschinità di pretendere di vincere un incontro con gli antagonisti messi in quarantena da un ASL. Capisco che il mondo del calcio coinvolge grandi interessi, ma ci deve essere un limite oltre il quale lo sport non è più sport. Chi non ha lealtà e onore non può parlare di valori sportivi. Non sono neanche arrivati i ringraziamenti che dovevano essere rivolti al Napoli e alle ASL. Abbiamo evitato di contagiare Cristiano Ronaldo. C’è stato il caso del Genoa, avesse fatto lo stesso il Napoli… Allegria, tutti positivi. E dopo una settimana, con Ronaldo positivo, avremmo conquistato i titoli del New York Times”