Emilio De Leo, vice di Mihajlovic, ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida di domani (ore 20:45) contro la Roma. Di seguito le sue parole.
Avete risolto il dilemma che vi ha detto Sinisa, che se continuate a vincere lui resta a casa?
Vi siete dati un obiettivo concreto in questo finale? Può essere quello di battere i 47 punti?
No, perché in primis portano male. Noi avevamo l’esigenza di recuperare un po’ di credito e di prestazioni, dovevamo continuare a valorizzare il nostro gruppo anche con la continuità dei risultati. Questo è il focus che ci teniamo. Ogni gara è importante, vedremo alla fine quanti punti riusciremo ad ottenere.
Come valuta la stagione di Svanberg? Il 6/7 che si dà il ragazzo come voto lo vede d’accordo?
Come vede la Roma di domani? Vi ponete dei limiti?
Limiti assolutamente no. Faremo sempre lo stesso tipo di gara, giocando a viso aperto, penso che la Roma sia una delle migliori del nostro campionato, è una squadra che ha acquisito grande mentalità. Dovremo restare fino all’ultimo minuto con la testa nella partita, restando corti e compatti, consapevoli di fare male in ripartenza.
Come sta la squadra?
Santander come sta?
Sta lavorando bene, ha un caschetto ma è solo precauzionale. Ci vuole pazienza e vediamo.
Nella situazione del gol del 2-1 avete chiamato voi la pressione o è qualcosa che è arrivato spontaneamente?
La voglia e la forza del gruppo hanno fatto la differenza. C’era positività e volontà di perseguire questi obiettivi e raggiungere questa vittoria.
Cosa manca a Dominguez per rientrare al 100%?
Cosa l’ha colpita nella Roma giovedì?
Molto bene, si assumono responsabilità, a volte anche a campo aperto, non hanno perso la testa e la bussola. La Roma a parte l’inizio è venuta fuori molto bene.
Medel dovrà affrontare Abraham.
Sì, ma ormai anche se è più piccolo appare più grande perché ha più stima e più convinzione. Non sarà un problema.
Vi aspettate una Roma distratta visto il percorso in Conference? Aebischer è in grande crescita?
Non pensiamo ad una Roma distratta, hanno un allenatore con una mentalità vincente, non ci sono dubbi ed equivoci da questo punto di vista. L’allenatore incide in questi casi, infondendo fiducia a tutti gli elementi del gruppo quotidianamente. Aebischer sta lavorando benissimo, si sta introducendo gradualmente, ha esperienza comunque e lo sapevamo.
Come gestirete Zaniolo se dovesse giocare? È colpito dal rendimento di Zalewski?