È tornato in Friuli. «Perché sei anni meravigliosi non si scordano così facilmente. A Udine sono nati i miei due primi figli, Davka che ha 10 anni e Bastian che ne ha 9». Il terzo o la terza arriverà a novembre: «E nascerà a Roma». David Pizarro, 33 anni da compiere l’11 settembre, a Roma, anche se fresco di titolo in Premier League col Manchester City di Roberto Mancini, anticipa la sua scelta per il prossimo campionato e anche quella per il futuro nel suo Paese, il Cile. Mercoledì sera, ospite dell’amico «Poma», ha giocato a Monfalcone una partita benefica tra vecchie glorie alabardate (triestine) e bianconere (udinesi) che hanno vinto per 3-0. Accanto a lui c’era pure il difensore brasiliano Felipe, oggi alla Fiorentina.
Pizarro, ha appena vinto la Premier. Che esperienza è stata al City?
«Ho portato pure io un po’ di Italia in questo successo strepitoso e sofferto per come è arrivato. È stata una bella esperienza, ho accettato immediatamente l’invito di Roberto Mancini quando mi ha telefonato. Non mi aspettavo di muovermi da Roma».
Lei ha giocato poco in Premier, appena 5 partite, e ha segnato un gol in Europa League col Porto. Contento, anche se poco utilizzato?
«Assolutamente sì. La definirei un’esperienza fantastica».
Ci parli di Balotelli.
«Calciatore di grandissima qualità col quale ho un ottimo rapporto. Da tempo non giocavo con un compagno con caratteristiche simili, farà bene all’Europeo, anche perché tiene tantissimo alla Nazionale».
E lei, invece, che farà?
«Tornerò alla Roma. E sono felice di rientrare in giallorosso per chiudere la mia carriera da giocatore. Ho ancora un anno di contratto, col City era un prestito secco. Con mia moglie vogliamo far nascere il nostro terzo figlio a Roma. Quindi, non ci muoveremo nuovamente».
E se arrivasse una proposta dell’Udinese che può fare la Champions League al contrario della Roma?
«A Udine ho passato sei anni della mia vita, e sono stati anni stupendi. Ora hanno un altro cileno, Isla, gran bel giocatore che merita una grandissima. Io sono chiaro: resto a Roma. Perlomeno, questa è la mia intenzione».
E per il futuro?
«Rientrerò in Cile, avrò un ruolo importante nell’ambiente del calcio, ma non farò l’allenatore».
La Gazzetta dello Sport – Francesco Velluzzi