Ebrima Darboe, centrocampista della Roma sbocciato sul finale di stagione, ha rilasciato un’intervista a ultimouomo.com. Queste le sue parole:
“Conoscevo la Roma per Totti e De Rossi e guardavo sempre le loro partite”.
Sui soprannomi…
Alcuni mi chiamavano Xavi, altri Messi.
Speravi di diventare un professionista…
Lo speravo, ma non così velocemente. Giocavo con gli amici, la squadra del paese, tra amici. In Italia era tutto molto diverso. In Gambia non allenavamo le basi. Andavamo in campo, undici contro undici, e giocavamo. Già a Rieti, quando ho iniziato a giocare, qualche esercizio lo facevamo, controlli, portare palla…
La squadra non era al tuo livello…
Giocavo da solo, la mia squadra era scarsa ma io facevo 4 o 5 gol, loro giocavano tutto su di me. Io ero trequartista, prendevo palla e facevo gol. Per questo alla Roma, all’inizio, ho avuto qualche difficoltà. La tattica è stata difficile da imparare.