Danilo in prestito: dopo Sergio Oliveira, Mou pesca ancora tra i portoghesi

La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini)-  Il nuovo mondo mostra il passo lungo di chi, seguendo una strategia, può passare senza problemi dal 2006 al 1991 senza neppure avere bisogno della macchina del tempo. Così il pianeta Roma, nel giro di una manciata di giorni, sa orbitare dall’acquisto di due giovani e talentuosissimi quindicenni come Surricchio e Ivkovic, ad ascoltare le lusinghe di agenti da mezza Europa che propongono la loro merce, spesso di eccellente qualità.

Fra questi spicca ancora il nome di Danilo Pereira del Psg, classe 1991 appunto, che in questo momento a Parigi, chiuso dai vari Verratti, Paredes, Wijnaldum, Gueye, Herrera, Edimbe, Tourè – senza neppure mettere in campo l’idea Ndombelé (offerto anche alla Roma) e Pogba per l’estate – potrebbe chiedere immediata ospitalità in una corte amica.

Morale: mentre i giovani entrano a far parte del progetto a medio termine del club giallorosso, seguendo le indicazioni di José Mourinho la squadra ha sempre più una impronta da “instant team”. D’altronde, l’obiettivo dell’allenatore portoghese è quello di risalire il più possibile la classifica, provando anche a vincere un trofeo fra Coppa Italia e Conference League.

Obiettivi che possono essere raggiungibili, secondo lo Special One, solo con giocatori di esperienza come quelli che gli sono stati appena recapitati dal general manager Tiago Pinto, ovvero MaitlandNiles e soprattutto Sergio Oliveira. In questa ottica, visto che le condizioni economiche dell’ingaggio sono abbastanza favorevoli (circa 2,5 milioni netti, quindi la metà per sei mesi), Danilo potrebbe essere una soluzione conveniente, ma con un distinguo: solo se il Psg accettasse l’ipotesi di un prestito secco o con diritto di riscatto, cioè senza obblighi di sorta. Il profilo del giocatore interessa, ma non è quel regista che Mourinho chiede dal maggio scorso.

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