Il Messaggero (M.Caputi) – La notte del San Paolo non ha tradito le attese a cominciare dai fischi per il “traditore” Higuain. La Juventus, micidiale al primo assalto e poi capace di soffrire, è stata spesso, anzi troppo, in difficoltà. Allegri le ha provate tutte modificando più volte la squadra durante la gara con scarsi risultati. Il Napoli, stordito dallo svantaggio, ha reagito con forza e temperamento, mostrando tutto il meglio del suo repertorio: pressing e rapidità nei passaggi e nei movimenti. Il risultato finale, che va molto stretto alla squadra di Sarri, tiene ancora aperto il campionato per le prime tre posizioni. La Roma, spettatrice, è quella che ci ha guadagnato di più, prendendo due punti ad entrambe le avversarie, ma la Juve è sei punti davanti. Diciamoci la verità: per Roma e Lazio le gare di campionato con Sassuolo ed Empoli sono state quasi da intralcio. Inutili le osservazioni e i commenti sulle prestazioni, oltretutto vincenti. Il derby di ritorno della semifinale di Coppa Italia, è un chiodo fisso da giorni, se non da settimane.
Praticamente dal fischio finale del match d’andata. Sarà un derby dalle emozioni forti e cuori d’acciaio, in campo e sulle tribune. Rispetto all’andata il fattore nuovo è rappresentato dai tifosi. Finalmente riempiranno entrambe le curve liberate dalle barriere, così che il derby di Roma tornerà a vivere e palpitare come può e deve essere. La tensione, tipica della grande attesa è nell’aria, si respira in ogni angolo della città. I tifosi giallorossi sognano l’impresa, consapevoli dell’enorme difficoltà. Quelli biancocelesti pregustano la qualificazione, temendo il clamoroso ribaltone. Domani si parte da sole due certezze: la forza delle due squadre e il risultato dei primi 90 minuti. Spalletti e Inzaghi, Dzeko e Immobile, e tutti coloro che scenderanno in campo, saranno protagonisti di un derby indimenticabile che, indipendentemente da chi avrà la meglio, farà la storia.