La Gazzetta dello Sport (M.Cecchini) – Nella vita, in fondo, è difficile dirsi addio sul serio. Ad esempio, provate a dirlo ad Alessandro Florenzi, a cui la Spagna ha in qualche modo anabolizzato la carriera.
METRI 55 – Riavvolgiamo il nastro al 16 settembre 2015. All’Olimpico di Roma è di scena Sua Maestà il Barcellona, campione in carica della Champions League. Finisce 1-1, ma a rubare la scena non saranno Messi e i suoi fratelli, bensì quel ragazzo giallorosso che ad un certo punto fu colto da un’ispirazione folgorante: tirare in porta da 55 metri vedendo il portiere Ter Stegen fuori dai pali. Gli dei vegliano sulla sua traiettoria e così la parabola finisce in porta, santificando Florenzi a livello internazionale e mettendolo automaticamente in corsa per il «Puskas», il premio che premia il più bel gol della stagione. L’azzurro finisce terzo, dietro solo al brasiliano Wendell Lira e Leo Messi, ma accetta la sconfitta con un sorriso e una promessa: «L’ho presa con filosofia perché sono come un bambino alle giostre. La prossima volta, però, proverò ad inventarmi qualcosa di ancora più strano». Ecco, se avesse l’ispirazione giusta, Florenzi sappia che questa sarebbe la serata ideale, una che – davanti a diecimila tifosi azzurri – non sarebbe dimenticata. D’altronde, vinto – sia pure per infortunio – il derby romano con l’amico laziale Candreva, ora Alessandro ha una vetrina straordinaria, che potrebbe prolungarsi fino agli eventuali quarti di finale contro la Germania.
VERSO IL MONDIALE – In ogni caso, per l’azzurro quello con la Spagna è un arrivederci anche per un altro motivo. Da settembre, infatti, l’Italia e le «furie rosse» saranno chiamati a sfidarsi in qualcosa di molto importante: l’unico posto del girone che qualificherà direttamente per il Mondiale 2018 in programma in Russia. Con tutto il rispetto dovuto, Israele, Macedonia, Liechtenstein ed Albania paiono solo ancelle nel confronto tra le due giganti latine, la seconda delle quali dovrà probabilmente affrontare l’incognita dei playoff per staccare un biglietto «mondiale». Il calendario è già stabilito: il primo match tra Italia e Spagna è fissato per il 6 ottobre a Torino, il ritorno invece andrà in scena il 2 settembre 2017 in una sede ancora da stabilire.
NUOVI C.T. – Nei giorni che verranno, molto sarà diverso ma non tutto. La Nazionale iberica avrà con tutta probabilità un nuovo commissario tecnico, Julen Lopetegui; di sicuro lo avrà l’Italia, che ha già chiamato ufficialmente Giampiero Ventura al timone azzurro. In questi rivolgimenti, comunque, Florenzi il suo spazio lo troverà sempre. D’altronde, uno che a volte sa essere baciato dalla benedetta follia che regala il calcio, è un talismano da tenersi stretti.