Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – Volpato dall’inizio, Bove e Faticanti in corsa. Considerando poi Zalewski che oramai è molto più di una certezza la Roma che ha chiuso giovedì sera la gara di Europa League ad Helsinki era quasi la proiezione delle ultime due Primavera giallorosse. In quattro una media di 19 anni, con Zalewski e Bove che ne hanno 20 e Volpato e Faticanti appena 18. Senza contare che in panchina c’era anche Luigi Cherubini, 18 anni anche lui, insomma, verrebbe da dire la beata gioventù.
Ma forse è anche qualche cosa in più, perché in un momento di difficoltà Mourinho ha trovato risorse infinite dai suoi ragazzi. Che presto rappresenteranno un capitano tecnico o economico (come è stato per Felix, ad esempio) da cui attingere a piene mani. “Il vivaio è cruciale nel nostro progetto – ha detto giovedì il g.m. Tiago Pinto – E quando giocano Volpato, Bove, Faticanti o altri giovani sono sempre felice“.
Esattamente come Mou, che nel suo andare controcorrente rispetto al suo passato, riesce anche a fare di necessità virtù. “Durante la mia carriera è sempre stato difficile far giocare i giovani, perché le mie squadre avevano tanti campioni – ha detto l’allenatore della Roma – È un piacere farli crescere e vederli gioire. Presto arriverà l’occasione per altri bambini come Cherubini, Cassano, Tahirovic. L’importante è che non perdano la testa, è facile con questa generazione, e da questo punto di vista serve anche l’aiuto della famiglia“.