La Repubblica (F. Ferrazza) – “Trasformare la tristezza in motivazione“. Lo slogan scelto da Mourinho per analizzare il post sconfitta di Verona e il pre Udinese — gara in programma stasera (ore 20,45) in uno stadio Olimpico esaurito nei suoi trentamila posti disponibili — è diventata in breve tempo virale, rimbalzando tra le paure di una tifoseria che si aggrappa all’abilità del portoghese per ripartire.
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Ma la Roma, per lo Special One, non ha una rosa competitiva allo stesso modo in tutte le sue alternative, questo oramai è cosa nota, e quindi non fa troppo effetto quando boccia, di fatto, Calafiori (“Ragazzo valido, ma ha 19 anni e poche partite in Serie A. Magari è valido per noi, se si fa la stessa domanda alle 4-5 squadre più forti della Serie A magari i loro allenatori rispondono che non è valido, perché loro hanno 2 giocatori forti e d’esperienza per ruolo: ha bisogno di tempo per diventare giocatore maturo“) e ribadisce che la sua coppia di centrocampo è composta da Cristante e Veretout, con buona pace di Villar e Diawara (“In altre posizioni possiamo permetterci di cambiare, lì è un po’ più difficile“).
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Il primo ko stagionale ha lasciato i segni, stasera la Roma proverà a riprendere la marcia interrotta a Verona, pensando inevitabilmente anche al derby di domenica sera. Ha qualche acciacco Abraham, ma oggi, contro l’Udinese, dovrebbe giocare con Shomurodov eventualmente pronto. Potrebbe avere un turno di riposo Zaniolo, con El Shaarawy e Mkhitaryan in campo, insieme a Pellegrini. Sono nel frattempo cominciate ieri le vaccinazioni all’Olimpico e proseguiranno oggi. L’hub è stato posizionato a Piazza del Foro Italico, mentre oggi sarà a Viale delle Olimpiadi.