La Roma ha richiamato l’allenatore che nel 2010 aveva sfiorato lo scudetto sfidando col suo calcio acqua e sapone l’Inter di Mourinho e che nel febbraio del 2011 si era dimesso dopo una incredibile rimonta subita sul campo del Genoa (0-3, 4-3). Il suo gioco fatto di linee strette, difesa bloccata, se sale un terzino l’altro resta basso. Di solito ama giocare con una punta centrale e un’altra che gli giri intorno, mantenendo l’indole da trequartista o da seconda punta pura. Facile ripensare a quel 4-4-2 scolastico ma efficace. Sui terzini, potrebbe tornare utile anche Santon, che ha caratteristiche più difensive rispetto a Karsdorp. Florenzi è il suo Taddei, così come Zaniolo potrà essere il trequartista o la mezz’ala. La coppia di attaccanti può essere pescata tra Dzeko-Schick-Perotti, lo stesso Zaniolo, Kluivert ed El Shaarawy. Lo scrive Il Messaggero.