Da Smalling a Mancini, si lavora sulla fedeltà

La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Tutto congelato fino al termine della stagione. Era stato l’input netto dei Friedkin al g.m. Tiago Pinto subito dopo la fine del mercato di gennaio, per quanto riguarda i rinnovi di contratto dei giocatori o in scadenza (come Mkhitaryan) o in attesa di rivedere i propri accordi. E adesso che la stagione è terminata, ecco che bisognerà mettersi a tavolino con parecchi giocatori.

Le situazioni da dover affrontare urgentemente sono sostanzialmente tre: Zaniolo, Smalling e Cristante. Perché, chi per un motivo e chi per l’altro, tutti e tre questi giocatori si aspettano un cenno dalla Roma a breve. La storia del rinnovo di Zaniolo è ormai arcinota, con il giocatore che attende segnali da mesi. Il contratto di Nicolò scade nel 2024, il suo ingaggio si aggira intorno ai 2,6 milioni e il giocatore si aspetta una piattaforma che lo porti a guadagnare circa 4 milioni a stagione.

Con Cristante qualcosa si era mosso ad inizio stagione, per poi fermarsi tutto proprio a ridosso di gennaio. Tanto che anche l’agente di Cristante – Beppe Riso – aveva iniziato a guardarsi incontro, per capire cosa ci fosse all’orizzonte per il campione d’Europa. Poi, però, è successo che Mourinho ha definito in più di un’occasione Cristante come un giocatore chiave della sua Roma. Cristante però può essere un uomo-mercato e allora bisognerà capire.

Non per Smalling, invece, che presto allungherà di un altro anno (fino al 2024), spalmando anche parte del suo ingaggio. Del resto, Smalling in questo finale di stagione ha dimostrato di essere insostituibile.

Poi ci sono gli altri contratti da sistemare. Quello di Mancini, ad esempio, che è stato rinnovato in automatico fino al 2026, ma che deve essere ritoccato nella parte economica (il difensore dovrebbe andare a guadagnare circa 3 milioni di euro a stagione) e allungato di un anno (fino al 2027).

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