“Mancanza di qualità“, la critica più incisiva alla Roma, uscita dal mercato di gennaio, la muove Dzeko, che si unisce alle perplessità di Fonseca. A domanda diretta il portoghese ha spiegato come i tre nuovi acquisti siano stati effettuati “Pensando al futuro della Roma“, non giocatori esperti in grado di entrare subito nelle rotazioni. La critica non è mossa al valore dei tre classe ’98 scelti da Petrachi, ma quanto potranno incidere da qui a fine stagione nella corsa al quarto posto? I due rinforzi che chiedeva Fonseca non sono arrivati, come non erano arrivati quelli indicati da Di Francesco nella passata stagione. Negli ultimi due anni la Roma ha abbassato l’asticella della propria competitività, sostituendo valori assoluti con promesse o vere e proprie falle nei ruoli. La partenza di El Shaarawy quest’estate non è mai stata rimpiazzata, cliché andato in scena anche con Salah, il cui sostituto, Schick, non si sposava con le richieste dell’allenatore. Il mercato svolto sull’altare delle plusvalenze ha permesso al club di rimanere competitivo in zona Champions, ma il giochino del monta e rimonta rischia di avere controindicazioni. Dopo aver toccato l’apice con la semifinale di Champions, le partenze di Alisson, Nainggolan e Strootman sono state rimpiazzate in modo nefasto. Lo scrive Il Messaggero.