Leggo (F. Balzani) – Un Senato da riportare in auge. Claudio Ranieri, tra i tanti compiti che lo aspettano in questi giorni, ne ha uno particolarmente complicato. Ci sono, infatti, da cancellare i fischi e le contestazioni nei confronti di tre giocatori che hanno rappresentato la Roma in questi ultimi anni di imprese europee e balbettii in campionato.
I nomi nel mirino sono quelli di Pellegrini, Cristante e Mancini. Chi più, chi meno ognuno di loro si è preso la sua bordata di fischi e insulti social e non. La tifoseria li individua come responsabili degli ultimi esoneri. Ranieri gli ha fatto da scudo in conferenza (“Non fischiateli, nessun calciatore gioca mai contro un allenatore”) e in questi primi giorni a Trigoria ha avuto modo di parlare con loro. Con Lorenzo e Bryan (oltre che con El Shaarawy), d’altronde, Sir Claudio ha un rapporto particolare avendoli già allenati nel 2019.
L’obiettivo ora è farli rendere di nuovo al massimo con la Roma per riconquistare la piazza e anche quella Nazionale che i tre senatori hanno perso in questo fine 2024. Mancini in difesa sarà aiutato dall’esperienza di Hummels e da uno schieramento di centrocampo più compatto e meno ossessionato dall’uno contro uno come lo era con Juric. Cristante – in odore di cessione a giugno – si giocherà il posto in regia con un altro senatore come Paredes mentre Pellegrini riprenderà il ruolo di mezzala. Il Faraone sarà il jolly, il primo cambio di Angelino ma all’occorrenza anche una seconda punta al fianco di Dovbyk.