Corriere dello Sport (G. D’Ubaldo) – Mentre Sarri si avvicina sempre di più alla Roma, si delineano trattative di mercato legate al cambio di allenatore sulla panchina giallorossa. Una delle priorità, forse quella assoluta, riguarda l’acquisto di un centravanti. La scorsa estate Fienga aveva messo in piedi un piano suggestivo, saltato in extremis: Dzeko alla Juventus e Milik alla Roma.
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Oggi se il nome del centravanti polacco è tornato d’attualità per il mercato giallorosso, uno dei motivi è legato proprio a Sarri. Arek Milik alla fine della scorsa estate sfiorò il trasferimento nella Capitale. Visite mediche già effettuate, un supplemento di indagini mediche su quei ginocchi operati richiesto direttamente da Dan Friedkin. Poi i conti con De Laurentiis non sono più tornati e a gennaio si è trasferito al Marsiglia.
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Milik è finito in Francia in prestito con obbligo di riscatto a dodici milioni, il Napoli si è garantito il 25 per cento sulla futura rivendita. Ma c’è una clausola secondo la quale Milik può liberarsi portando un’offerta di pari valore. Il giovane presidente Longoria, una volta esercitato l’obbligo, partirà da una valutazione di circa venti milioni di euro per il cartellino di Milik. Cifra in ogni caso inferiore a quella che la Roma avrebbe dovuto spendere a settembre scorso.
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I contatti con il suo entourage sono stati riattivati in questi giorni, pare proprio attraverso Ramadani, l’agente che cura gli interessi di Sarri e sta conducendo in prima persona l’operazione con la Roma. Milik potrebbe arrivare con un anno di ritardo.