Da Fazio a Mirante, il futuro segnato lontano da Trigoria. Jesus svincolato

Corriere dello Sport (R. Maida) – C’è qualcosa di ingombrane e simbolico in questa sconfitta della Roma, che oltre a certificare l’addio alla Champions League attraverso il campionato prepara il commiato di un gruppo di giocatori che Tiago Pinto ha deciso di rilasciare.

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Il primo in ordine di incidenza è Federico Fazio che ha riassunto nella sua performance tutto ciò che ha costruito e distrutto la squadra B a Torino. Nei gol che hanno scavato la differenza, il secondo e il terzo, la sua inadeguatezza è stata grottesca. Sul 2-1 Fazio perde Belotti sul tempo, nonostante una verticalizzazione piuttosto leggibile di Mandragora. Sul 3-1 invece gli ha consegnato il pallone, trasformando indirettamente un infido passaggio orizzontale di Ibanez in assist per Rincon.

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Il progetto di separazione andrà avanti in estate, anche se non sarà facile trovare una squadra pronta a lanciarlo: Fazio ha compiuto 34 anni e guadagna molto per quello che oggi può dare. Lo stesso problema, moltiplicato per due sia in termini di stipendio che per la durata del contratto, riguarda Javier Pastore. Anche per lui non sarà facile lasciare Trigoria. E che dire di Pedro? È stato preso a parametro zero lo scorso anno. Ma se ci fosse la possibilità di cederlo, la Roma la sfrutterebbe.

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Saluterà di sicuro il terzetto in scadenza di contratto: il secondo portiere Mirante ha già ricevuto da Tiago Pinto la comunicazione; Bruno Peres sta valutando un’offerta interessante in Turchia; Juan Jesus è a sua volta in cerca di una sistemazione dopo aver voluto rispettare fino all’ultimo giorno i cinque anni che lo vincolavano alla Roma.

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