Quando il futuro incrocia il presente. Roma-Cagliari rappresenta il primo step verso il quarto posto, con una Champions ancora da conquistare. Il match con i sardi, però, è anche uno sguardo alla Roma che verrà. Perché nella squadra di Maran militano almeno un paio di elementi che hanno molte possibilità di vestire giallorosso nella prossima stagione. Il primo, Luca Pellegrini, è già di proprietà del club. A gennaio è andato in Sardegna in prestito ed è riuscito a ritagliarsi quella continuità che a Trigoria, con Kolarov davanti a lui, faticava a trovare. Il peso poi di dover meritare l’etichetta di predestinato ogni volta che scendeva in campo, ha fatto il resto. Con Maran invece è bastato poco. Dopo la manciata di minuti all’esordio contro l’Atalanta, Luca è diventato padrone della fascia sinistra, quasi che si fosse liberato all’improvviso di tante pressioni. L’asse Pellegrini-Pavoletti, con il primo che crossa e il secondo che segna di testa, è un copione andato in scena già due volte in questa seconda parte di campionato con il terzino capace di creare anche 7 occasioni da rete complessive. Pellegrini difende e attacca, Cragno invece para. E il profilo del portiere toscano è attualmente in pole per avvicendare Olsen. Esplosivo tra i pali, non male quando ha il pallone tra i piedi, l’unico neo secondo alcuni osservatori è l’altezza (184) che con i nuovi parametri legati ai portieri appare esigua. Problema che a Trigoria sembrano non porsi. Lo riporta Il Messaggero.