La Gazzetta dello Sport (D.Stoppini) – Forse è colpa delle ciocie, di quelle strane scarpe che chissà quante volte avranno coperto i 93 chilometri che separano Frosinone dalla capitale d’Italia. Roma e la Ciociaria è la storia di un rapporto intimo, quasi fraterno, magari per questo a volte un po’ fedifrago. Lo racconta un romanzo di vicinanza, di ribellione al dominio, di stato Pontificio, di una provincia nata sotto il Fascismo, togliendo un po’ di spazio, un po’ di terreno a Roma. Che in fondo è la fotografia perfetta di quello che oggi Roberto Stellone proverà a fare con Rudi Garcia, con Totti o chi per lui, con Gervinho o chi per lui.
QUANTI LEGAMI – Roma e la Ciociaria è l’incrocio che non ti aspetti. È la partita di Cicerone. Chi? Sì, Marco Tullio, nato ad Arpino, attuale provincia di Frosinone, poi partito per Roma a studiare. A diventare Cicerone, in fondo. Immaginatelo in campo, oggi, un Cicerone. Immaginatelo in Francesco Totti, atteso al probabile esordio in campionato, nel Campionato con la C maiuscola che a Roma pensano possa fare rima con scudetto. Immaginatelo, un Cicerone, nell’arte oratoria di Rudi Garcia, che ha teso un bel «trabocchetto» al club di Trigoria: alla fine dello scorso torneo parlò di «Juventus irraggiungibile», costringendo di fatto James Pallotta a costruire una rosa di prim’ordine. Di Arpino è pure Ennio Morricone, cuore e fede romanista, ha pure insegnato al Conservatorio di Frosinone.
Non come Alberto Sordi, cresciuto con una ciociara in casa: Pierina Parenti, la sua storica governante, provò a spiegargli qualche parola «forestiera»… L’insegnante non serviva a Nino Manfredi, immagine della romanità. Ma Nino era ciociaro doc, andatelo a dire a Frosinone: nato a Castro dei Volsci, si trasferì presto a Roma, quartiere San Giovanni. Negli occhi e nelle orecchie restano i suoi personaggi. Resta quel barista ciociaro del «fusse che fusse la vorta bbona », che a pensarci bene potrebbe essere lo slogan perfetto della campagna abbonamenti della Roma, inseguendo lo scudetto. Che passa da Frosinone, Ciociaria.Da lì partì pure Marcello Mastroianni, ma il suo legame con Fontana Liri restò chiuso nell’intimo, come qualcosa da non ostentare troppo. In fondo Roma spesso copre tutto: 4,3 milioni di abitanti in provincia contro i 500 mila di Frosinone. Da Roma spesso ci si ribella, magari a volte la tradisci pure. Maurizio Stirpe, presidente del Frosinone, è tifoso giallorosso. Ma oggi, statene certi, farà finta di non conoscere mamma Roma.