Pagine Romaniste (Alessio Nardo) – La paura, lo sgomento, l’incredulità. Ne è passato di tempo, ben 17 anni, ma i ricordi di quel giorno assurdo sono ancora nitidi. Era l’11 settembre del 2001, negli Stati Uniti si consumava la strage degli attentati alle torri gemelle e al Pentagono, la storia cambiava il suo corso, il mondo si riscopriva tristemente fragile di fronte alla devastante barbarie del terrorismo. Ma lo show andò avanti. Lo show del calcio, beninteso. In un clima surreale, d’angoscia lancinante. Roma-Real Madrid, il primo atto della storia giallorossa nella moderna competizione regina del calcio europeo. Guastato da una cornice tenebrosa e malinconica: la gente, quella sera all’Olimpico, a tutto pensava fuorché alla partita. E fu un 1-2 persino amaro, con Figo e Guti solo parzialmente rimontati da un rigore di Francesco Totti.
Da sfida inedita a classica d’Europa. Il tempo ha cambiato le nostre percezioni. Sia chiaro, i due mondi restano assai differenti: da una parte chi vince e stravince tutto da sempre, i madrileni, dall’altra chi insegue perennemente la strada della crescita. Ma Roma-Real non è più una novità. Basti pensare che i blancos rappresentano l’avversario più sfidato nella storia dai giallorossi nelle coppe europee: ben 10 confronti, tutti in Champions, il primo in quel macabro giorno di settembre del 2001. Da allora, altre cinque vittorie del Real, un solo pareggio e tre trionfi romanisti: il celebre 1-0 al Santiago Bernabeu firmato Francesco Totti del 30 ottobre 2002 e la duplice imposizione agli ottavi di finale nel 2007-2008, entrambe le volte per 2-1. All’Olimpico furono Pizarro e Mancini i mattatori, a Madrid fiumi di gloria per Taddei e Vucinic.
Il confronto più recente, a livello ufficiale, è la sfida (sempre agli ottavi) del 2015-2016, con la generosa Roma di Spalletti piegata due volte per 2-0. Il protagonista? Lui, e chi altrimenti, il grande assente del neonato Real di Lopetegui: Cristiano Ronaldo. Ma col tempo, la gara è diventata anche un classico appuntamento d’estate. Nel 2014, sempre in ICC, fu Totti a decidere i 90’ di Dallas. Un anno più tardi si giocò invece in Australia, a Melbourne, e lo zero a zero dei tempi regolamentari si tramutò in 7-6 per la Roma ai calci di rigore, grazie all’errore di Lucas Vazquez e alla decisiva trasformazione di Seydou Keita. Il primissimo incrocio fra le due formazioni, nell’allora torneo denominato “Pequena Copa del Mundo de Clubes”, risale addirittura al 5 luglio del 1956: vinsero gli spagnoli per 2-1 a Caracas, in Venezuela. Decise Sua Maestà, Alfredo Di Stefano. Poeta e leggenda inimitabile degli anni d’oro del grande Real.
Roma-Real Madrid, confronti ufficiali
2001-2002, Champions League: Roma-Real Madrid 1-2
2001-2002, Champions League: Real Madrid-Roma 1-1
2002-2003, Champions League: Roma-Real Madrid 0-3
2002-2003, Champions League: Real Madrid-Roma 0-1
2004-2005, Champions League: Real Madrid-Roma 4-2
2004-2005, Champions League: Roma-Real Madrid 0-3
2007-2008, Champions League: Roma-Real Madrid 2-1
2007-2008, Champions League: Real Madrid-Roma 1-2
2015-2016, Champions League: Roma-Real Madrid 0-2
2015-2016, Champions League: Real Madrid-Roma 2-0
Roma-Real Madrid, confronti non ufficiali
05/07/1956: Roma-Real Madrid 1-2 (Caracas)
12/07/1956: Roma-Real Madrid 2-1 (Caracas)
30/08/1962: Roma-Real Madrid 3-3 (Roma)
15/06/1995: Roma-Real Madrid 0-4 (Madrid)
08/08/2002: Roma-Real Madrid 0-0 (New York)
29/07/2014: Roma-Real Madrid 1-0 (Dallas)
18/07/2015: Roma-Real Madrid 0-0 (Melbourne)