Corriere dello Sport (G. D’Ubaldo) – Roma sì, Feye nooo. I tifosi giallorossi hanno cantato il coro degli ultimi due anni e hanno potuto far festa dopo la lotteria dei rigori. Daniele De Rossi passa agli ottavi di finale con il cuore in gola, la roulette alla fine lo ha premiato, come nella finale mondiale di Berlino, quando fece centro dal dischetto.
La Roma ha faticato, ma ha dimostrato di avere un cuore grande così. l’esordio europeo casalingo di Daniele, davanti a quasi settantamila spettatori, si era messo subito male. Erano bastati cinque minuti al Feyenoord per passare in vantaggio con il solito Gimenez, il pallone che è schizzato dentro l’area come in un flipper. De Rossi ha imprecato, non è riuscito a contenere la sua rabbia.
La Roma ha impiegato dieci minuti a rimettere le cose a posto, con quella rabbia che Daniele è riuscito a trasmettere ai suoi giocatori. Pellegrini ha realizzato il pareggio con una prodezza balistica. E’ stato un primo tempo carico di tensione, con il possesso palla in favore della Roma, 61 per cento.
Dybala non segna in Europa dalla finale di Budapest, ieri è stato sostituito nel finale, come in tutte le altre partite della gestione De Rossi. Fino a quando è rimasto in campo ha combinato poco, non è mai stato pericoloso. Big Rom si è svegliato solo nell’ultimo minuto dei tempi supplementari. Ma alla fine il pubblico ha perso la pazienza. l’errore dal dischetto è stato salutato da bordate di fischi.
L’eroe di questa serata è stato Svilar, autore di due prodezze dagli undici metri, che allungano la vita europea della Roma. Dal 2016/17 è la squadra che ha superato più volte il turno nelle fasi a eliminazione diretta. Dopo una semifinale e due finali, i tifosi giallorossi sognano ancora.