Il Tempo – La multa degli scandali – 167 euro ad Equitalia e l’obbligo di mostrare la ricevuta del pagamento alla polizia – è durata il tempo di una partita. Quella tra Roma e Juventus del 30 agosto. Domenica, infatti, nel match in casa contro l’Udinese, i laziali in visibilio per il gol del nuovo acquisto Matri hanno snobbato i propri posti per scendere verso la balaustra ed esultare vicini al giocatore. Tutti multati, quindi? Macché. Nemmeno un euro è stato chiesto ai tifosi «indisciplinati». Dalla Questura fanno sapere che nessun provvedimento è stato preso «perché i tifosi laziali si sono alzati sì, salvo tornarsene pochi istanti dopo ai rispettivi posti assegnati».
A smentire la versione fornita dai poliziotti, a sorpresa, gli stessi tifosi laziali. Nemici giurati dei romanisti, ma alleati per l’occasione contro un provvedimento contestato. «Pioveva e nessuno aveva voglia di star seduto dove la copertura non arrivava – racconta un abbonato in curva Nord – eravamo in piedi in alto, tutti insieme, poi al primo gol di Matri in molti sono scesi come un fiume in piena per rendere omaggio al giocatore. Alcuni sono tornati su, ma quando dall’altoparlante siamo stati invitati a riprendere i posti assegnati si è scatenato il delirio. Sono stati intonati cori contro la Questura e i carabinieri, perfino dai distinti sono scesi e gli ultimi dieci minuti del secondo tempo li abbiamo visti da sotto».