Il Messaggero – I misteri del calcio sono affascinanti, ma qualche volta ci portano ad un passo dalla follia e dall’ingiustizia. Novanta minuti possono valere tutta una stagione di lavoro? Qualche volta sì. Ma anche la passione di una vita? Penso di no, eppure lunedì scorso è sembrato così. Il derby in Sud è iniziato con uno striscione di protesta: esagerato, forse ingiusto. È finito nel delirio delle magliette del capitano e degli altri eroi. Tutto bene, quel che finisce bene. Ha portato il passaggio automatico in Champions, un sontuoso secondo posto ripetuto e un bel gruzzolo in questo campionato. Ed è stato uno dei più contestati dai tifosi, con un grande uso di frasi violente, con un lungo processo alla società ed anche qualche parola di troppo su Garcia, che per fortuna è ancora molto amato. Era uno scherzo? Ci divertiamo di più così? Erano pochi che condizionano tanti? Vedremo l’anno prossimo, oggi è una festa per l’Olimpico,che vede in campo la squadra più forte di Roma. La Chiesa è sempre al centro del villaggio e però, già che ci siamo, ci piacerebbe rivedere in giallorosso almeno quei due ragazzi emigrati a Genova: Romagnoli e Bertolacci. Per Strootman e Castan ci vuole solo pazienza.