La Gazzetta dello Sport (D. Stoppini) – Settecentomila euro per dividere, una volta per sempre, le due curve dello stadio Olimpico. L’ok di Roma e Lazio al Coni sulle modalità economiche dell’intervento è arrivato ieri sera. Non si torna indietro, non si può tornare indietro dopo le indicazioni del Prefetto di 20 giorni fa. Che succede allora? Che le curve non saranno mai più come sono state fino ad oggi. Spaccate giusto al centro: per la Sud da una parte i settori 18 e 19, al di là di una barriera che sarà innalzata i settori 20 e 21. Discorsi identico per la Nord: 46 e 47 ben separati dai settori 48 e 49. E ancora: saranno ulteriormente alzate le barriere, già esistenti, tra la Curva e i due Distinti.
ANCHE FUORI – Ma gli interventi non saranno limitati all’interno dello stadio Olimpico.Anzi: dalla Prefettura fanno sapere che il cuore dell’operazione è quello che avverrà fuori dall’impianto.Per i tifosi delle due curve sarà aggiunta un’altra zona di controllo, un ulteriore prefiltraggio posto a metà tra i moduli Betafence (per intendersi, i cancelli gialli) e i tornelli. Superati i tre passaggi, i tifosi della Sud saranno canalizzati all’interno dell’Olimpico in maniera separata. Traduzione: due amici, il primo abbonato nel settore 18 e l’altro nel 21, di fatto neppure entreranno più allo stadio insieme. Non ci sarà una zona comune, quella che continuerà invece ad esistere per la tribuna Monte Mario e la Tevere. L’obiettivo del frazionamento è quello di individuare con maggiore certezza e precisione gli autori di eventuali reati da stadio. Con un punto a favore per i due club: le possibili future squalifiche non riguarderanno l’intero settore, ma solo lo spicchio in cui saranno individuati i colpevoli.
TIFOSI IN SUBBUGLIO – Vallo a dire ai tifosi, che già 20 giorni fa avevano accolto in maniera molto negativa la novità del Prefettto. E ieri la polemica sì è rinforzata via radio e sui social network, dopo che la Roma in mattinata aveva diffuso un comunicato sul proprio sito in cui metteva al corrente del problema circa 300 tifosi già abbonati tra curva Sud e Nord. Due le opzioni: cambio posto nello stesso settore, spostamento in altro settore oppure rimborso. Il guaio è che solo 200 di quei 300 avranno la possibilità di confermare il settore già scelto, stando alla disponibilità attuale. La Lazio, invece, è ferma al momento allo step precedente: a Formello non hanno ancora messo in vendita gli abbonamenti di curva Nord.
NUMERI – L’intervento costerà circa 700 mila euro, cifra che sarà interamente a carico delle due società. Dopo l’ok della Roma, ieri anche il presidente Lotito ha dato il via libera, non senza qualche frizione con il Coni, che in questa storia non tirerà fuori un euro, ma comunque guiderà i lavori: da lunedì via agli ordini, tutto deve essere pronto entro il 23 agosto, prima giornata di campionato. La capienza delle due curve sarà dunque ridotta. Di quanto? Un migliaio di posti (che non saranno eliminati, semplicemente non saranno venduti), ma sul numero preciso è in atto un balletto tra le parti. Inizialmente, si sarebbe dovuto passare dagli 8.400 attuali a 7.000. Poi è arrivata l’apertura ai due club: si parte così, se le cose funzionano circa 500 di quei posti possono tornare «vendibili» nel corso della stagione. Soluzione che non dispiace alla Lazio, ma che a Trigoria bocciano: l’ultima parola spetterà ora alla Questura. Ma la sostanza non cambia: sarà un altro Olimpico.